Economia e lavoro - 16 giugno 2020, 16:20

Usura e criminalità finanziaria post-Covid nel commercio, anche Torino è a rischio

Carpignano (Ascom Torino e provincia) ha presentato un'indagine sul tema: il 10% degli intervistati ha spiegato che nel quartiere alcuni commercianti erano stati contattati da usurai

Usura e criminalità finanziaria post-Covid nel commercio, anche Torino è a rischio

Anche Torino e provincia c’è il rischio che commercianti e ristoratori finiscano nelle mani degli usurai, per fare fronte alla crisi economica derivata dal Covid. L’allarme è stato lanciato questa mattina, durante la commissione Legalità dove sono stati ascoltati i rappresentanti dell’ordine dei commercialisti e delle associazioni economiche di categorie sui rischi di criminalità finanziaria legati all’emergenza Coronavirus.

La conferma arriva anche dall’indagine nazionale presentata dal direttore di Ascom Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano, che ha coinvolto il nord-ovest ed il nostro territorio. Gli ostacoli principali ravvisati da oltre il 60% delle imprese nel post lockown sono la mancanza di liquidità/difficoltà di accesso al credito, unito al calo dei consumi. Segue poi la burocrazia e all’11% il rischio cadere vittima della criminalità.

Il 10% degli intervistati ha detto di aver saputo, tramite il passaparola, che nel quartiere alcuni commercianti erano stati contattati da usurai: la categoria più a rischio, secondo la ricerca, sono ristoratori e bar. Una percentuale analoga ha raccontato che i colleghi erano stati contattati per proposte di acquisto dei loro locali a prezzi superiori ed inferiori al mercato. A fronte di un 60% che sporgerebbe denuncia se contattato da usurai o criminali, un 30% appare sfiduciato o non saprebbe come comportarsi.

I problemi più sentiti dei nostri iscritti - ha aggiunto il presidente dell'Ordine dei commercialisti di Torino Luca Asvisio - sono il riciclaggio e l’usura; continuiamo a fare proselitismo e informazione verso di loro, in base alle linee guida trasmesse dall’Ordine nazionale, con tutti gli strumenti possibili come la formazione di webinar e incontri pubblici di sensibilizzazione del tema”.

“La collaborazione tra istituzioni del territorio, professionisti ed associazioni – ha commentato la presidente della Commissione Carlotta Tevere – è importante: sono loro le sentinelle che possono percepire criticità”.

Cinzia Gatti

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