Attualità - 17 giugno 2020, 09:27

Maturità, il provveditore di Torino: "Le scuole un luogo sicuro, per il primo vero esame della vita"

Il nuovo provveditore Tecla Riverso si è recata all'istituto Colombatto per augurare in bocca al lupo agli studenti e a ringraziare gli insegnanti per gli sforzi fatti per garantire la prova in presenza

Dopo mesi di lockdown e assenza forzata dalle classi, gli studenti torinesi tornano a scuola per la prova più importante, la maturità. Una maturità, quella 2020, mai così diversa rispetto alle altre. Tra igienizzanti, percorsi prestabiliti e distanze sociali, nonostante il Coronavirus il mondo dell'istruzione torinese ha fatto l'impossibile per poter garantire l'esame in presenza.

Questa mattina, alle 7:45, il nuovo Provveditore agli studi di Torino Tecla Riverso, si è recata all'istituto alberghiero Colombatto per augurare un buon esame ai primi emozionati studenti e a ringraziare le commissioni di docenti e il personale che si sono adoperati con ogni mezzo per poter garantire una prova in presenza e in sicurezza. "Ai candidati dico di affrontare l'esame come un esame importante, il primo importante della vita a cui ne seguiranno tanti altri. Questo però rimane nel ricordo, questo è un momento particolare che loro hanno comunque affrontato" ha affermato il provveditore.

Tecla Riverso si è poi voluta complimentare con chi, lavorando duramente, ha permesso agli studenti di vivere in prima persona questo momento, nonostante il Coronavirus e le difficoltà del caso: "C'è stato un impegno di tutti per organizzare l'esame in presenza. Posso dire che la scuola piemontese e le amministrazioni hanno risposto a pieno, con grande disponibilità. Dai docenti ai presidenti di commissione, tutti si sono adoperati per garantire l'esame in presenza. Le scuole sono il luogo più sicuro".



Se le scuole sono un luogo sicuro, inevitabile una riflessione su quello che sarà la scuola del domani, a settembre, quando ricominceranno le lezioni e l'attività ordinaria, che va oltre l'esame scolastico: "Qui ci stanno lavorando un po' tutti - ha spiegato il provveditore -. Le amministrazioni locali sono molto impegnate per il ritorno in classe. Vedremo se tutto funziona: abbiamo cercato di riadattare l'esame di Stato a una situazione diversa, anche la scuola dovrà sforzarsi di adattarsi alle condizioni e alle situazioni che si verranno a creare".

Parole che trovano conferma in Barbara Azzarà (M5S), consigliera comunale e consigliera della Città Metropolitana: "Ci stiamo lavorando, come Città Metropolitana abbiamo creato un tavolo con gli amministratori, i dirigenti scolastici, all'Ufficio Scolastico regionale. Stiamo lavorando per ripartire, per dare la possibilità ai ragazzi di incontrarsi, di stare di nuovo a scuola".

Non sono con voi, ma la vostra emozione posso sentirla. Perché il giorno della Maturità è uno di quelli che si ricordano sulla pelle per tutta la vita. Posso solo dirvi fate un bel respiro e avanti. Perché di imparare non si finisce mai. Ce lo hanno ricordato questi mesi. Ce lo insegna da sempre la vita. Andare a scuola è la palestra che ci allena ad affrontare il presente e a costruire il domani. Per questo alla scuola bisogna pensare di più. Lo chiediamo innanzitutto al Governo. Se non riapre la scuola non riapre il futuro. Forza ragazzi. Il Piemonte è con voi” è invece il messaggio rivolto ai maturandi dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Al via quindi una maturità diversa da tutte le altre. In sicurezza, in presenza, durante una pandemia. Un esame per i ragazzi, un test per il mondo della scuola in vista di settembre.

Andrea Parisotto

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