A luglio, agosto e settembre chi pernotta a Torino non dovrà pagare la tassa di soggiorno. E il versamento dell’imposta per gli albergatori è stato posticipato. Sono queste le due misure a sostegno del turismo, approvate ieri pomeriggio dal Consiglio Comunale.
Il settore dei viaggi è stato sicuramente uno dei più colpiti dalla pandemia, con profitti azzerati nei mesi del lockdown. E anche ora, almeno in realtà non a vocazione fortemente turistica come a Torino, la ripresa è lenta.
Il Comune quindi ha deciso di spostare al 15 ottobre il termine per il versamento della tassa di soggiorno di marzo-aprile-maggio. Fissato al 15 gennaio 2021 il pagamento per il quarto trimestre: nessuno balzello per i turisti invece nei mesi estivi.
Il provvedimento è stato approvato anche con gli emendamenti proposti dalla consigliera del Pd Maria Grazia Grippo (PD) che, illustrando le modifiche alla delibera, ha sottolineato “la Fase 2 del turismo comincia dunque con un incentivo ai visitatori intenzionati a fermarsi in città questa estate, soprattutto le famiglie”. “Ma è un sostegno- ha aggiunto - anche per tutte le strutture alberghiere e turistico ricettive che avranno più libertà d'azione nel rendere competitiva la politica dei prezzi e rilanciare la piazza torinese dopo i drammatici mesi del lockdown”.
Sempre su proposta di Grippo via libera all’impegno di studiare una rimodulazione al ribasso delle tariffe per l'imposta di soggiorno nel 2021.