Politica - 29 giugno 2020, 14:40

Minori, "Tolti alle famiglie solo quando necessario"

Lo ha detto il presidente del tribunale dei minori, in audizione stamattina in Consiglio regionale

Minori, "Tolti alle famiglie solo quando necessario"

“L’allontanamento deve avvenire solo quando è necessario, ma è importante che non arrivi quando è troppo tardi. I tempi dei bambini non sono i tempi degli adulti: non vanno protetti solo dagli abusi ma anche dalle carenze educative legate per esempio al fatto di crescere in famiglie che vivono problemi legati alla violenza assistita, alla tossicodipendenza o a malattie psichiche. Non poter contare su un supporto educativo adeguato e sul calore affettivo sufficiente, infatti, è gravissimo per lo sviluppo psicologico”. Lo hanno dichiarato il presidente del Tribunale per i minori Stefano Scovazzo e il procuratore della Repubblica del Tribunale per i minori Emma Avezzù, auditi questa mattina in quarta Commissione, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, nell’ambito dei lavori dell’indagine conoscitiva sul sistema regionale di segnalazione e presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento sui minori, di allontanamento dai nuclei famigliari di appartenenza e della collocazione in comunità o affido, alla presenza dell’assessore Maurizio Marrone.

Ai quesiti posti dai consiglieri Monica Canalis (Pd) e Alessandro Stecco (Lega), Avezzù ha risposto – tra l’altro – che “i problemi economici, da soli, non hanno mai determinato l’allontanamento di minori dalla famiglia d’origine, anche se è un dato di fatto che chi ha a che fare con i servizi sociali appartiene nella maggioranza dei casi ai ceti più poveri”.

 “La segnalazione di maltrattamenti e di abusi – ha sottolineato – avviene con sempre maggior frequenza dal personale delle forze dell’ordine e degli ospedali piuttosto che dagli operatori dei servizi sociali. Purtroppo accade sempre più spesso che molte donne si rivolgano alle strutture e denuncino situazioni di maltrattamento che si protraggono da anni, a cui hanno esposto anche i figli minori, e che dopo qualche tempo decidano di rientrare in famiglia o di riaccogliere il compagno maltrattante sottovalutando la gravità della situazione, che talvolta può sfociare in femminicidio e nella necessità di proteggere il minore”.

 “I servizi sociali e, più in generale, i servizi di tutela dei minori in Piemonte funzionano bene – ha concluso Scovazzo – ed è quindi fisiologico che una maggiore attenzione provochi maggiori interventi. Non si tratta di un dato stravagante, dal momento che è evidente che ove per esempio le forze dell’ordine hanno meno tempo e meno sensibilità per guardare ciò che avviene in strada, diverse realtà rischino di passare inosservate”.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU