Politica - 23 luglio 2020, 14:30

Evelina Christillin verso il terzo mandato alla guida dell'Egizio

Oggi la Commissione Cultura ha dato l'ok al nuovo statuto dell'ente, eliminando il limite dei due incarichi: la "signora delle Olimpiadi” potrà occupare nuovamente la presidenza del museo

Evelina Christillin verso il terzo mandato alla guida dell'Egizio

Via libera al terzo mandato di Evelina Christillin alla guida della Fondazione Museo Egizio. Questa mattina la Commissione Cultura della Regione ha infatti dato l’ok alla nuovo statuto dell’ente culturale, eliminando il limite dei due incarichi, consentendo così “alla signora delle Olimpiadi” di occupare nuovamente la presidenza del più noto museo torinese.

Sul tema si sarebbe dovuto svolgere un confronto tra Palazzo Lascaris e il Comune di Torino il 31 luglio, ma la convocazione dell’assemblea dei soci della Fondazione per il 30 luglio ha reso necessario accelerare l’iter per il passaggio in Consiglio Regionale già martedì.

La contrarietà del M5S non è stata sufficiente a sbarrare la strada al possibile rinnovo della Christillin: nelle scorse settimane il Presidente Alberto Cirio aveva personalmente assicurato che sarebbe stato modificato lo statuto dell’Egizio.

La delibera - che ora dovrà essere sottoposta al voto dell’aula per l’ok definitivo e il via libera implicito al terzo mandato dell’attuale presidente - specifica anche i poteri del consiglio di amministrazione, i compiti del direttore, che deve avere esperienza nella gestione di musei a rilevanza internazionale e introduce la divisione legale in capo al collegio dei revisori.

E proprio dalla capogruppo grillina in Regione arrivano le critiche più severe: "Da Lega e Fratelli d’Italia arriva l’assist che non ti aspetti al sistema Torino. Questa mattina la Commissione Cultura della Regione ha dato il via libera alla nuovo statuto della fondazione Museo Egizio eliminando il limite dei due mandati e consentendo di fatto ad Evelina Christillin di occupare nuovamente la presidenza del museo. Sull’argomento si sarebbe dovuta svolgere una commissione congiunta con il Comune di Torino ma la richiesta di convocazione non è nemmeno  arrivata al comune di Torino e la modifica "ad personam" dello statuto del più importante museo torinese è stata servita dalla giunta Cirio ai soci della Fondazione su un piatto d’argento. Uno sgarbo politico bello e buono perché le forze politiche di maggioranza ed opposizione erano d’accordo ad analizzare le ipotesi di modifica. Ora il confronto si sposterà in aula e chiederemo alla giunta di esporre a tutti i cittadini piemontesi le motivazioni di questa modifica".

 

Cinzia Gatti

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