Attimi di tensione sotto la sede della prefettura di Torino, in piazza Castello, dove stamattina si è tenuto il tavolo tecnico per pianificare le strategie future del sito produttivo di Riva di Chieri. Alcuni lavoratori hanno apostrofato i sindacalisti che hanno partecipato all'incontro, accusandoli di scarso impegno e per poco le parti non sono venute a contatto. Ciò che resta è il profondo sconforto per una vicenda che si trascina da anni tra false promesse e fatti di cronaca, l'ultimo in ordine di tempo quello sui tre milioni di euro che dovevano essere investiti per far ripartire l'azienda e garantire un futuro agli operai e che invece sono finiti nelle tasche di quattro soci e un consulente della Ventures Srl, la società che ha acquisito il ramo d’azienda della ex Embraco.
Al tavolo odierno in prefettura, oltre al padrone di casa Claudio Palomba, hanno partecipato la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca di Torino Chiara Appendino, i sindaci dei Comuni di Chieri e di Riva presso Chieri, rappresentanti del Ministero del Lavoro, di Whirlpool, di Invitalia e delle organizzazioni sindacali.
Sotto i portici di piazza Castello hanno atteso che la riunione finisse circa un centinaio dei 406 lavoratori Ex Embraco. "Nonostante il Tribunale abbia decretato il fallimento, non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare i lavoratori e le loro famiglie" ha scritto in mattinata la sottosegrataria Todde su Facebook.
Terminato l'incontro, l'esponente del Mise ha annunciato l'impegno per concedere ai lavoratori 18 settimane di Cassa Covid e la Cassa integrazione straordinaria per cessata attività. "Ora é necessario dare un segnale forte - ha aggiunto la sottosegretaria - soprattutto ai lavoratori che in questi anni hanno vissuto una situazione complessa. Oggi abbiamo messo un punto fermo, esiste un interlocutore, il curatore fallimentare e con lui dobbiamo ricostruire un perimetro da offrire a possibili imprenditori che vogliano costruire un nuovo progetto. I lavoratori avranno ammortizzatori sociali da subito".
Il presidente della Regione Alberto Cirio non ha risparmiato critiche a Invitalia: "Il lavoro dell'agenzia é trovare soluzioni e possibili investitori, non credo lo abbia fatto in questi anni, ma ora dovrà farlo anche perché é un'agenzia nata apposta per fare questo tipo di mestiere. Bisogna intraprendere un nuovo percorso che garantisca un sostegno economico mensile ai lavoratori. La Regione si impegnerà affinché le banche anticipino la cassa integrazione, ma con 861 euro al mese non vive nessuno, non possiamo accettarlo per il futuro".
Il governatore ha quindi aggiunto: "Dobbiamo dire la verità a queste famiglie, siamo già stati presi in giro, in questa vicenda é mancata la chiarezza, per la prima volta oggi al tavolo c'erano tutti".
La sindaca Chiara Appendino ha rivolto un pensiero ai lavoratori: "La rabbia che stanno vivendo é legittima, bene che oggi che sia arrivata la garanzia sugli ammortizzatori sociali, la copertura economica c'è, ora bisogna trovare la strada giusta per fare arrivare le risorse velocemente". La prima cittadina ha quindi osservato che "la cassa integrazione é solo un punto di partenza, ma non dimentichiamo che una buona fetta di queste persone sono in piena età lavorativa.e servono risposte a garanzia del loro futuro". E ancora: "É stato chiesto a Whirlpool non solo un intervento economico ma anche un protagonismo, perché questa vicenda li riguarderà fin quando non sarà risolta".
Prima di chiudere il tavolo tecnico, Todde ha annunciato l'istituzione a Torino di un tavolo permanente, che servirà per favorire il dialogo tra le parti.