"Non avevo mai fatto il vaccino antinfluenzale, perché non lo ritenevamo necessario. Quest’anno lo faremo tutti in famiglia”. Risponde così Chiara Appendino alla domanda se sia importante dare il via a una campagna di vaccinazione per i bambini, in vista di una potenziale seconda ondata di Coronavirus.
E’ un fiume in piena la sindaca, ospite oggi su La7. Dalla leadership del M5s al MES, passando per un duro attacco a Matteo Salvini e ai dubbi su una possibile alleanza con il Partito Democratico in vista delle elezioni 2021, la sindaca, ospite della trasmissione televisiva "L'Aria che tira", ha analizzato a 360° il momento vissuto da Torino, sul delicato momento sanitario vissuto e soprattutto circa il suo percorso tra la politica locale e nazionale.
Appendino si è definita preoccupata dalla capacità del sistema sanitario di individuare il Covid rispetto a un’influenza, soprattutto durante il periodo scolastico, ma fiduciosa del fatto che il sistema sanitario possa farsi trovare pronto: “Rispetto a qualche mese fa il sistema sanitario si è attrezzato differentemente, per l’autunno avremo più capacità di fare tamponi e attività in grado di gestire il periodo influenzale. Ma è chiaro che la preoccupazione c’è”.
La prima cittadina ha promosso poi Conte e liquidato le polemiche circa la desecretazione degli atti: “Ragionare ex post non è oggettivo, con i se e con i ma si potrebbero fare tanti ragionamenti. Penso che il Governo abbia gestito bene l’emergenza sanitaria in una situazione complicatissima. Da parte mia c’è massima fiducia, ora concentriamoci sulla ripartenza economica”. Inevitabilmente, al di là delle azioni governative, secondo la sindaca una responsabilità ricadrà comunque sui singoli: “Dovremmo essere responsabili e non abbassare la guardia nel modo in cui ci comportiamo quotidianamente”.
Duro poi l’attacco a Matteo Salvini, che nelle scorse ore aveva accusato il Governo di aver sequestrato gli italiani: “Il leader della Lega fa becera propaganda elettorale, il Governo ha gestito un momento complicatissimo e sta lavorando per far ripartire il Paese. Sono dichiarazioni che si possono fare se non si hanno responsabilità”.
Sulla questione MES, inoltre, la sindaca ha speso parole in linea con quelle del premier Conte: “Il no no è una battaglia ideologica, mi fido di quello che dice il premier: se non servono, inutile andare a chiederli. Dobbiamo essere in grado di spendere i 200 miliardi portati a casa velocemente”.
Impossibile poi non parlare del supporto all’industria dell’automotive, un tema più che mai attuale e spesso messo in contrasto con le scelte di promozione della mobilità dolce: “Noi da sempre abbiamo iniziato a investire su mobilità dolce. La Città di Torino ha filiera industriale importante, basata su automotive a aerospazio. Lavoriamo per il rilancio della filiera, ma c’è bisogno di supporto”.
Imbeccata sulla possibilità di guidare il Movimento 5 Stelle, rilevando la leadership di Luigi Di Maio prima e di Vittorio Crimi poi, Appendino ha preferito glissare: “Il tema del capo politico è un falso problema e io oggi sono concentrata sulla mia città”. Secondo la sindaca, infatti, la priorità del Movimento 5 Stelle, i cui Stati Generali sono stati rimandati causa pandemia, deve essere quella di ridefinire le priorità ragionando da forza governativa più che concentrarsi su questioni di leadership o di direttorio. “Io le mie le ho ben presenti: ambiente, innovazione e welfare” ha ribadito Appendino.
In chiusura, la chiosa sulla possibile ricandidatura: “Non è ancora finita l’estate, non ho ancora sciolto le riserve. Non voglio esprimermi sul tema del secondo mandato, ma il dibattito è naturale che ci sia”. Di certo, difficilmente Appendino sarà la candidata sindaca di una possibile coalizione giallorossa con il Partito Democratico: “Dipende dai temi, a Torino su temi ambientali siamo in disaccordo. Non ci hanno mai sostenuti”.