- 13 agosto 2020, 14:12

Fiorai… croce o delizia?

Quando riceviamo in dono una pianta (e non dei fiori recisi), possiamo metterla in condizione di vivere secondo le sue necessità. Ma in questo i fiorai non sempre sono buoni consiglieri. Ecco allora come fare

Fiorai… croce o delizia?

Buongiorno e bentornati in questa rubrica. Potete trovarci e interagire più facilmente con quesiti e nostre risposte sul nostro gruppo Facebook "Blossom Suite - Orchidee: cura e vendita". Ci occuperemo di dare semplici consigli per gestire le piante che teniamo in casa, sul balcone o in giardino.

Approfitto di un regalo floreale ricevuto oggi per affrontare un argomento: i fiorai.

Chiarisco subito che ritengo che il compito del fioraio sia quello di realizzare composizioni con l’utilizzo di fiori e piante per le tante ricorrenze più o meno liete che ci sono in una vita o anche solo per strappare un sorriso al destinatario/a della composizione. Fine. Il loro compito non è quello di coltivare le piante se non per il più breve tempo possibile, da quando le comprano per assortire il negozio a quando le vendono. Nulla più e nulla di meno.

Queste poche righe dovrebbero già chiarire che, salvo eccezioni di fiorai appassionati anche di coltivazione, raramente sono le persone giuste a cui chiedere informazioni di coltivazione o per risolvere dubbi su malattie, parassiti etc.

Cercando di fare una similitudine esemplificativa, un cuoco non necessariamente conosce il processo industriale di fabbricazione della pasta che usa, o della coltivazione delle carote che usa per il soffritto. Il suo compito è quello di usare questi ingredienti per la realizzazione del piatto.

Ovviamente c’è una differenza: quando non è una composizione di fiori recisi, le piante sono organismi viventi che, se per qualche giorno tollerano lo “strapazzo” di fiocchi, nastri, decorazioni varie occorre poi metterle in condizione di vivere secondo le loro necessità il prima possibile.

Prendendo spunto dalla composizione ricevuta analizziamo le varie fasi:

1. Capire quali piante compongono la realizzazione e i passi da fare per portare le piante in condizione ideale. In questo caso sono piante grasse, cactacee, che preferiscono ambienti luminosi ed un po' di sole diretto, a bassa umidità e substrati molto drenanti. Quindi non dentro un contenitore chiuso e con l’aggiunta di muschi che, una volta bagnati, trattengono umidità ed acqua facendo rapidamente marcire le piante.

2. Con l’aiuto di una pinzetta con steli lunghi rimuovo tutto il muschio decorativo.

3. Alla fine rimangono le piante senza muschio e senza nemmeno i vasetti, appoggiate su un sottovaso.

4. Adesso sempre con la pinza, sdraio la “lanterna” in vetro, e tiro per il cordino attorno alle zolle delle piante. Essendo cactus l’estrazione manuale è un po’ complicata.

5. Le piante sono in buone condizioni e non si vedono danni alle radici. Quindi procedo ad invasare le piante con un substrato per piante grasse e con un po’ di materiale inerte sul fondo del vaso

6. Infine scelgo una posizione luminosa, ma dove non arriva il sole estivo troppo forte a cui non sono abituate. Do una bagnata e fine.

Queste piantine se ben tenute e ritirate nella stagione fredda, vivranno molti anni e faranno belle fioriture.

Per maggiori informazioni, vi attendiamo sul nostro gruppo.

Domenico Simonetti

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