Con una interpellanza di cui è primo firmatario, il capogruppo della Lista Civica per Torino Francesco Tresso, torna sulla questione del superamento dei campi rom, incalzando la sindaca Chiara Appendino che su questo punto aveva promesso di arrivare ad una soluzione in tempi ragionevoli.
Dopo l’annunciato blitz ferragostano per lo sgombero del campo di via Germagnano, che aveva suscitato la dura reazione di DemoS, Torino in Comune e Luv- Tresso ha ricordato come nel consiglio comunale dell'8 maggio 2017 fosse stata approvata una mozione in nove punti che andava in questa direzione, nella quale si chiedeva alla sindaca di promuovere un percorso di integrazione ed inclusione sociale, coinvolgendo gli abitanti delle baraccopoli. A questa si aggiungevano un’azione di prevenzione dei roghi e un intervento in collaborazione con le Forze dell'Ordine per smantellare la rete che gestisce il traffico illegale dello smaltimento dei rifiuti.
Tresso nel documento evidenzia però come ancora nei primi giorni dell' agosto 2020 si siano ripetuti diversi episodi di incendi e fumi tossici provenienti dal campo nomadi di strada dell'Aeroporto. “Il tavolo sulla questione Rom era stato convocato, la prima ed unica volta, il 3 ottobre 2019, da allora non hanno avuto più luogo le successive convocazioni, mentre pare che le persone degli insediamenti spontanei siti in via Germagnano vengano incentivate ad abbandonare il campo a fronte di una somma di denaro erogata dal Comune”.
Di qui, la richiesta di Tresso di una richiesta di informazioni da parte della sindaca per sapere quali siano le operazioni messe in campo per il superamento delle baraccopoli, cosa si intenda fare per interrompere la prosecuzione di incendi e fumi tossici, quali siano le motivazioni che hanno sospeso le convocazioni del Tavolo Rom e se si intenda riprendere il dialogo con tale organismo. E, soprattutto, si chiede conto se è vero che verranno erogate delle somme di denaro alle persone degli insediamenti spontanei che intendono abbandonare il campo e con quali obiettivi, regole e criteri selettivi verrà realizzato tutto questo.
Infine, nella interpellanza alla sindaca Appendino si domanda se le persone allontanate dai campi verranno collocate in altri luoghi/appartamenti, e se ne sia stato stimato un numero, domandando quali criteri verranno applicati per verificare che gli obiettivi saranno raggiunti, oltre a chiedere lumi se sia prog
rammato un piano di sgombero del campo di lungo Stura Lazio.
Da un quadro fornito nel novembre 2016 dagli uffici comunali è emerso come i nomadi censiti a Torino fossero circa 1500, suddivisi quasi al 50% tra aree autorizzate e insediamenti spontanei.