Moncenisio piccolo paese dell'alta valle Cenischia, è una realtà certamente unica. Da alcuni anni, il comune sta conoscendo una nuova rinascita. Il paese è stato riqualificato e abbellito, sono state recuperate molte case e sono nate diverse nuove attività economiche e ricettive che attirano sempre più turisti e visitatori.
In collaborazione con il Centro Culturale Diocesano di Susa, nel cuore di Moncenisio è stato aperto l'Ecomuseo "Le Terre al Confine", che racconta le vicende e le trasformazioni del territorio locale in rapporto alla grande storia del colle, le cui tracce materiali e fisiche - i tracciati della Via Francigena e della Strada Reale - sono visibili ancora oggi.
Le novità però non sono ancora finite.
Recentemente la dinamica amministrazione locale, guidata dal sindaco Mauro Carena, ha deciso di aprire un nuovo fronte di sviluppo e di rinascita di Moncenisio, creando un gruppo di lavoro che vede la partecipazione dell’amministrazione, di giovani professionisti locali e di un'unità di ricerca del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Compito del gruppo di lavoro l’elaborazione di un processo di valorizzazione e rigenerazione per l'intero paese incentrato sull'area delle ex Casermette militari, collocate immediatamente a valle di Moncenisio, in una bella area boscata prossima al torrente Cenischia e affacciata sulla cima del Rocciamelone.
L'unità di ricerca del Politecnico vedrà la partecipazione del professor Antonio De Rossi, direttore dell'Istituto di Architettura Montana e coordinatore di diversi progetti di rigenerazione, tra cui quello molto conosciuto del paese di Ostana in valle Po. La convenzione tra amministrazione e Politecnico verrà firmata a settembre. Del gruppo di lavoro fa inoltre parte il giovane architetto valsusino Edoardo Schiari - che ha svolto la tesi proprio sull’area delle Casermette -, che insieme ad altri giovani colleghi locali avrà il compito di elaborare le proposte al fine di candidare il complesso a finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Il progetto di rigenerazione, negli intenti del sindaco Mauro Carena e dell’amministrazione, presenterà diversi elementi innovativi, che prendono le mosse anche dall’intenso dibattito sul futuro della montagna che c’è stato durante e a valle della pandemia. Innanzitutto a livello di destinazioni d’uso. Il progetto - oltre a riscattare uno spazio che oggi costituisce un elemento di abbandono e degrado - prefigura una struttura certamente incentrata sull’ospitalità turistica a sfondo green e soft, ma anche a servizio della comunità locale, con la realizzazione di una grande area parco all’aperto per eventi e attività culturali e collettive strettamente relazionate alla realtà e alla vita di Moncenisio.
Nella ex casermetta più grande, che un tempo ospitava le residenze dei militari, si è ipotizzata la costruzione di un centro wellness e benessere, aperto ai visitatori e alle popolazioni locali. Nella ex casermetta di medie dimensioni, dove si trovavano le stalle, sono invece previste due unità abitative, che potranno essere a servizio sia della ricettività turistica che dei percorsi di reinsediamento nel paese. Questi due interventi, negli intenti dell’amministrazione, saranno i primi ad essere realizzati. A fianco del recupero delle strutture oggi in disuso, si immagina poi la costruzione di altre unità abitative, morfologicamente simili alle preesistenze, ma realizzate in legno e dalle caratteristiche fortemente ecosostenibili.
Complessivamente, il progetto prevede circa otto-dieci unità abitative, tutte con vista sul Rocciamelone. Un progetto quindi dalle dimensioni volutamente contenute, ma capace di portare un grande valore aggiunto alla realtà locale. Per il vitto degli ospiti l’amministrazione immagina un convenzionamento con le strutture ricettive già esistenti in paese. Si prevede inoltre una piccola stalla per cavalli e asini per sviluppare quel progetto di valorizzazione turistica dei paesaggi storici di attraversamento slow del colle di cui si parla da anni, e che ha già trovato attuazione in altri importanti passi alpini europei.
Il sindaco Mauro Carena ha espresso grande soddisfazione per il processo che si sta delineando: "Una struttura di questo genere, certamente molto ambiziosa per una realtà piccola come la nostra, rappresenterà un elemento di forte novità non solo per Moncenisio e la val Cenischia, ma per le Alpi occidentali nel loro complesso. Per la prima volta si metterà a punto un progetto che non crea un 'recinto' isolato rispetto al territorio locale, ma funzionale al contempo allo sviluppo turistico e ai bisogni della comunità del paese. Un vero progetto per la rinascita della montagna, che genererà nuovi posti di lavoro locali, messo a punto dall’amministrazione insieme a una struttura di rilievo internazionale come il Politecnico di Torino e alle giovani realtà professionali del territorio".
"Il progetto per le ex Casermette di Moncenisio va nella direzione che come Uncem ribadiamo da tempo - evidenzia il Presidente Uncem Marco Bussone - Non più insediamenti turistici monofunzionali, ma strutture capaci di coniugare welfare per la comunità locale e sviluppo economico sostenibile e green. Ottimo quindi quanto sta facendo l’amministrazione di Moncenisio. Il tutto sostenuto da una realtà di valore internazionale come l’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino con cui collaboriamo da tempo, e con il forte coinvolgimento di giovani professionisti del territorio. Questa pensiamo sia la nuova via di sviluppo alla montagna".