Attualità - 04 settembre 2020, 15:33

Tari: a Torino agevolazioni per famiglie, associazioni e attività produttive

Per le famiglie riduzione del 40% per gli Isee fino a 13 mila euro, del 25% per quelli fino a 17mila e del 15% per quelli fino a 24mila euro. Sgravi per attività che hanno subito disagi dalla presenza di cantieri, del 30% per ambulanti e altre categorie

Tari: a Torino agevolazioni per famiglie, associazioni e attività produttive

Via libera dalla Giunta comunale alle agevolazioni sul pagamento della tassa raccolta rifiuti 2020 per famiglie, associazioni e attività commerciali e artigianali.

Per le famiglie, il provvedimento – presentato dall’assessore al Bilancio e ai Tributi e approvato dalla Giunta comunale questa mattina - prevede l’applicazione di una riduzione nella misura del 40% per i redditi Isee fino a 13mila euro, del 25% per quelli fino a 17mila euro e del 15% per i redditi Isee fino a 24mila euro. A queste agevolazioni va aggiunto lo “sconto” del 10% per i nuclei con più di quattro persone e residenti in alloggi con superficie non superiore a 80 metri quadrati.

Riguardo le utenze domestiche, le agevolazioni sulla tassa raccolta rifiuti non riguardano solo le difficoltà economiche e i nuclei numerosi. Un’altra riduzione è infatti concessa ai residenti del quartiere Santa Rita (tra corso Siracusa e via Gorizia) per la raccolta porta a porta e agli abitanti nella porzione del quartiere Filadelfia-Lingotto (tra corso Traiano, via Onorato Vigliani, corso Benedetto Croce e corso Unione Sovietica) per la raccolta di prossimità: un premio, sotto forma di sconto del 10% sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti), è loro riconosciuto per la virtuosità mostrata nell’effettuare la raccolta differenziata.

Utenze non domestiche. Sono concessi sgravi per le attività commerciali e artigianali in relazione ai disagi provocati dalla presenza di cantieri, della durata di oltre sei mesi, per la realizzazione di opere pubbliche e, in particolare, per i lavori relativi alla realizzazione della linea 1 di metropolitana fino a piazza Bengasi, per quelli di corso Grosseto che riguardano il nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres e per i cantieri di via Nizza, tra piazza Nizza e largo Marconi. Le percentuali di agevolazione saranno determinate con un successivo provvedimento.

Una riduzione del 30% sul totale dell’anno 2020 è riconosciuta agli ambulanti per le giornate di presenza autorizzata nelle cosiddette ‘aree di copertura commerciale a posteggi singoli’, dove è prevista l’attività per un massimo di sei operatori e quindi di una conseguente minore produzione di rifiuti.

A beneficiare di riduzioni sulla Tari 2020 sono anche i locali destinati a culto religioso (10%) e quelli di onlus, associazioni di promozione sociale e scuole per l’infanzia parificate aderenti alla Fism e convenzionate con la Città di Torino (30%).

Nell’ambito della lotta allo spreco alimentare, agevolazioni sono previste per le utenze non domestiche che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale: la riduzione è proporzionale al peso documentato delle merci donate.

Poiché l’emergenza sanitaria ha portato un grave disagio economico alle attività produttive e turistiche, la Città ha deciso di applicare una riduzione pari al 25% della parte variabile della Tari ad alberghi, pensioni e locande (con e senza ristorazione); affittacamere; chioschi; circoli aziendali; sale da ballo (al chiuso e all’aperto), discoteche, locali notturni e spettacoli vari; ristoranti, pizzerie, tavole calde, mense aziendali, circoli privati con ristorazione, birrerie con ristorazione (comprese pertinenze e dehors); bar, sale da gioco, birrerie, circoli privati con somministrazione (compresi i loro dehors); palestre ginnico sportive; aree adibite ai campeggi, imbarcaderi e impianti sportivi; scuole private e università.

E ancora; locali e aree adibiti al culto e loro pertinenze; banchi di vendita all’aperto non alimentari (tariffa annua per giorno settimanale di occupazione); locali occupati da onlus, associazioni di promozione sociale (con esclusione delle superfici utilizzate per attività di ristorazione e/o somministrazione) e bocciofile prive di spazi per ristorazione e/o somministrazione; mercato all’ingrosso dei fiori; stadi di calcio; residence e pensionati privati per anziani; cinema, teatri, studi televisivi e sale convegno; saloni esposizioni merci senza licenze commerciali (mobili e simili), depositi degli spedizionieri, concessionari auto e moto, gallerie d’arte; locali di esercizi commerciali per vendite al minuto e all’ingrosso di beni non alimentari e loro pertinenze (incluse farmacie); botteghe artigiane; locali serviti di opifici industriali o di artigiani o equiparati ove si producono rifiuti urbani o assimilati agli urbani compresi i magazzini; locali destinati a uffici in genere; istituti bancari di credito, assicurativi finanziari e privati; locali occupati direttamente da enti o associazioni con fini assistenziali, politici, culturali, sindacali, religiosi; uffici e loro pertinenze destinati dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali allo svolgimento della propria attività istituzionale; magazzini e depositi; rimesse roulottes; aree operative esterne e tettoie sia pavimentate che con fondo naturale in cui si svolgano attività economiche produttive e commerciali comprese quelle adibite a magazzino o a stoccaggio prodotti finiti o semilavorati.

Per la concessione di tali agevolazioni la Città ha istituito un apposito fondo di 7 milioni di euro che potrà essere ulteriormente integrato se, in seguito a una verifica dei finanziamenti statali riconosciuti a sostegno delle minori entrate relative ai tributi comunali, vi sia una disponibilità ulteriore di risorse. La delibera passerà ora in Sala Rossa per l’approvazione definitiva.

“Apprezziamo lo sforzo del Comune di Torino per venire incontro alle aziende in difficoltà, ma la riduzione della Tari che l’amministrazione ha proposto è largamente insufficiente rispetto al danno subìto”: così Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. “Speriamo - dice Banchieri - che ci sia ancora spazio per migliorare il provvedimento nel senso da noi auspicato. Così com'è, infatti, riesce a compensare solo in minima parte le perdite delle nostre imprese".

Non del tutto soddisfatto anche il mondo dell'artigianato, come spiega Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino: "Dall’amministrazione comunale ci aspettavamo qualcosa in più. Le agevolazioni sulla Tari sono un segnale positivo, ma non sufficiente. Ci sono categorie che hanno pagato un prezzo molto salato per il lockdown. I parrucchieri, ad esempio, sono stati i primi a chiudere e gli ultimi ad aprire. Alcuni settori, come la moda, hanno visto saltare un’intera stagione. Tutte le imprese artigiane stanno stentando a ripartire, e devono fare i conti con un trimestre perso. Davvero le casse comunali non potevano reggere la cancellazione della Tari? Davvero sui rifiuti non si poteva fare qualcosa di meglio che non una semplice riduzione? Un contentino, sperando che in Consiglio comunale si possa migliore il provvedimento”.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU