Nella corsa alle elezioni amministrative torinesi il M5s si ritrova un’altra porta chiusa in faccia: gli ultimi a porre il veto a una possibile alleanza di coalizione con il Movimento, questa volta è + Europa.
A dettare la linea è il leader nazionale, Benedetto Della Vedova: “La nostra volontà è quella di partecipare a coalizioni che si battano per sconfiggere i sovranisti (Lega e Fratelli d’Italia) e che non abbiano al proprio interno il M5s. Siamo rimasti fuori dal Governo per quello: il sovranismo non si combatte con la scorciatoia populista”.
Il giudizio di Della Vedova sul mandato di Chiara Appendino è impietoso: “Torino, esattamente come Roma, ha avuto a che fare con un’amministrazione che ha portato degrado e non migliorie. Non vi è stata una strategia, si è scelto di non pensare in grande”.
In vista delle elezioni, se Lega e Fratelli d’Italia vengono visti come gli avversari da sconfiggere, per + Europa al M5s va riservato lo stesso trattamento sia sotto la Mole che nelle altre grandi città che si avviano al voto come Milano, Bologna, Napoli e Roma. “Il nostro obiettivo? Contribuire a un’alleanza che non coinvolga il M5s, auspichiamo che ci siano le primarie di coalizione e che queste non contemplino i grillini” ha ribadito Della Vedova. Da qui l’appello alla forza democratica più grande, il Partito Democratico: “Facciano chiarezza il prima possibile, per evitare che si arrivi all’ultimo momento e Torino venga usata come elemento di un puzzle di compensazioni tra Pd e M5s”.
“Come + Europa - ha proseguito il leader - saremo felici di partecipare alle primarie con Igor Boni, metrendoci in gioco. Se il Pd non raccoglierà l’appello pronti a correre con altre forze che non siano riconducibili alla destra o al M5s”. Della Vedova non ha perso poi occasione per esprimere dubbi su un possibile candidato civico: “La retorica dei civici vale solo per la campagna elettorale, poi si diventa sindaci sostenuti da una maggioranza politica. Anche Conte, per fare un esempio, proviene dalla società civile e oggi è una bandiera del M5s. Poi diventi sindaco di una maggioranza politica”.
Intanto questa sera si terrà una riunione di coalizione per chiedere l’approvazione del regolamento per le primarie, già ratificato dal Pd. “Per noi si può ripartire dal regolamento del 2011. Ogni settimana che passa senza strutturare le primarie favorisce un accordo tra Pd e 5 Stelle” è il monito lanciato da Igor Boni.





