Cultura e spettacoli - 11 ottobre 2020, 07:42

Con Arpa alla riscoperta dei Paesaggi rurali piemontesi

Visite guidate e workshop per immergersi in 4 paesaggi caratterizzati da bellezza, storia e sostenibilità ambientale

Con Arpa alla riscoperta dei Paesaggi rurali piemontesi

La bella stagione è ormai un ricordo lontano, ma prima di dire del tutto addio a gite fuori porte e giornate all’aria aperta, perché non godere degli ultimi tepori autunnali? A tal proposito Arpa Piemonte ci viene incontro suggerendoci degli itinerari alla riscoperta di luoghi di particolare interesse in cui bellezza, storia, attività antropiche ed ambiente si fondono mirabilmente.

I paesaggi rurali storici divengono così non solo un elemento identitario fondamentale per lo sviluppo del territorio, svolgendo un ruolo strategico nella tutela dell’integrità ambientale, ma allo stesso tempo favoriscono la promozione delle produzioni agro-alimentari locali, spingendo verso un’agricoltura più attenta ai valori della biodiversità e più sostenibile.

Arpa Piemonte s’inserisce all’interno del progetto della Rete Rurale Nazionale – ISMEA che attraverso la mappatura on-line dei paesaggi piemontesi selezionati nella pubblicazione Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici (ed. Laterza 2010, promossa dal MIPAAF), ha l’obiettivo di sostenere la salvaguardia delle pratiche sostenibili e le tradizioni agricole delle comunità rurali. A tal scopo, dal 13 al 15 ottobre organizza, in concomitanza con l’evento Terra Madre-Salone del Gusto, delle visite guidate al patrimonio ed alle esperienze dei 4 paesaggi mappati. I suddetti itinerari saranno propedeutici al Convegno nazionale del 15 ottobre, dal titolo “Le mappe dei paesaggi rurali per la valorizzazione e la salvaguardia delle attività e delle tradizioni agricole delle comunità locali”, che si terrà a Torino. L’evento è organizzato da ISMEA-RRN.

Le visite guidate, organizzate, nel rispetto della normativa anti-covid, saranno a numero chiuso, pertanto sarà necessaria l'iscrizione. Martedì 13 ottobre sarà dedicato alle “Policolture storiche della Valle Uzzone”. L’evento si svolgerà in collaborazione con i Comuni della Valle (Gottasecca, Castelletto Uzzone, Pezzolo Valle Uzzone, Prunetto, Levice, Bergolo) e l’Osservatorio del Paesaggio delle valli Alta Bormida ed Uzzone. L’appuntamento sarà nella Alte Langhe, al confine con la Liguria, per ammirare un paesaggio caratterizzato da piccole tessere agricole, alternate ad aree boschive e a spazi aperti. Non mancheranno altresì momenti dedicati all’arte come la visita all’area monumentale ed al punto panoramico sulla Valle Uzzone. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo si proseguirà con un altro paesaggio rurale storico di interesse regionale: “Pascoli arborati del Roccaverano”. Ci si sposterà nell’Alta Langa Astigiana-Alessandrina nei comuni di Olmo Gentile, Roccaverano, Mombaldone, Serole e Spigno Monferrato. Protagonista della visita sarà un paesaggio costituito da ampi pascoli aperti, creati da secoli di pratiche agro-silvo-pastorali, localizzati prevalentemente nelle parti sommitali delle colline, corrispondente all’areale della Denominazione di Origine Protetta della Robiola di Roccaverano. È inoltre prevista una visita agli affreschi tardogotici di Maestro anonimo ed una alla “Scuola del Roccaverano”, centro esperienziale sulla Robiola.

Giovedì 14 ottobre sarà invece la volta del “Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino”. L’evento si terrà in collaborazione con Partecipanza dei Boschi, Ente di Gestione delle Aree Protette del Po vercellese- alessandrino; Provincia di Vercelli, Comune di Trino. Ci si soffermerà sulla persistenza storica della forma di gestione collettiva legata alla Partecipanza, caratteristica di quest’area. Verrà così ripercorsa la storia delle risaie che circondano il bosco, sviluppatesi attorno alla limitrofa Abbazia di Lucedio, ad opera dei cistercensi che, nel corso del XII secolo, perfezionarono il sistema agricolo delle “grange”, al quale si deve la nascita dei “risi tradizionali della Valle del Po”. Il pomeriggio sarà infine dedicato alla “Baraggia vercellese e biellese” in collaborazione con Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore. Ci s’immergerà in un ambiente di alta pianura a brughiera molto particolare, caratterizzato da felci aquiline e brugo, alternata a vaste distese di prateria, tanto che la zona appare simile alla savana africana. La Baraggia è posizionata su un altopiano ad un'altitudine che varia dai 150 ai 340 metri fra le province di Biella, Vercelli e Novara. Al suo interno sono presenti luoghi d’ interesse storico-turistico come, a Roasio, la chiesa romanica di Sant'Eusebio dei Pecurilli e, vicino a Gattinara, il santuario della Madonna di Rado.

Tutti gli spostamenti dovranno avvenire con mezzi propri, nel rispetto della normativa anti-covid 

Per le iscrizioni alle visite visite: 13ottobre

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfkHY_DC2u3UWK7ST086F7WQn7vjKcmJXtc21KU1vmBejzHtw/viewform

 14 ottobre
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScRQEuM8MgfAACQHbpLL-iT1DPZLBqzrzWdx8IypjmyRtrhcw/viewform

L’iniziativa dedicata ai Paesaggi rurali storici si concluderà il 15 ottobre al Pacific Hotel Fortino (strada del Fortino 36) con un Convegno dal titolo “Le mappe dei paesaggi rurali per la valorizzazione e la salvaguardia delle attività e delle tradizioni agricole delle comunità locali” .

Nella mattinata interverranno esperti del settore mentre nel pomeriggio avrà luogo una tavola rotonda, alla quale prenderanno parte sindaci e/o esponenti dei paesaggi rurali per i quali sono state realizzate delle mappe del paesaggio.

La partecipazione all'evento potrà avvenire sia in presenza, con numero di posti in sala limitati, sia online su piattaforma web dedicata.

Per partecipare è comunque obbligatoria l'iscrizione, tramite la compilazione del seguente modulo:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe-IvkJLOfUhAszya6G27EFoADPUBm1D9vkfc7w7aKmTKtewg/viewform

Maria La Calce

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