L’ordinanza anti movida per fermare il contagio di Covid-19 è realtà. Valido da domani e sino al 1° novembre, l’atto punisce i trasgressori con sanzioni da 400 euro a 1.000 euro. Le zone rimangono quelle già indicate dalla sindaca Chiara Appendino nelle scorse settimane: piazza Santa Giulia, piazza Montanaro e via Pescatore, dietro piazza Vittorio.
In due aree cittadine della cosiddetta “movida” – la prima compresa tra le vie Cesare Balbo, via Buniva, corso Regina Margherita e via Vanchiglia e una seconda che riguarda tutta via Matteo Pescatore – nelle ore notturne, dalle 22.30 alle 5 del giorno successivo, l’accesso è esclusivamente consentito per raggiungere l'abitazione ai residenti e a chi si reca a far loro visita, a coloro che si recano in locali pubblici per il solo tempo della consumazione al tavolo di cibi e bevande e agli addetti che svolgono servizio di consegne a domicilio. Per tutte le altre persone l’ingresso, il passaggio e lo stazionamento in queste aree è vietato. Inoltre, chiusura anticipata per le attività di vendita per asporto, diverse dagli esercizi pubblici, alle ore 22.30.
In un terzo punto della città, dalle ore 21 alle 5 del giorno seguente - nell’area verde “Giardino Montanaro” tra via Spontini, via Montanaro e corso Giulio Cesare – il passaggio è permesso solo ai residenti (e alle persone che fanno loro visita) per accedere alle abitazioni private.
Questo, in sintesi, quanto disposto dall’ordinanza “Misure in relazione all’urgente necessità di prevenire assembramenti di persone, nell’ambito dell’emergenza sanitaria di contenimento della diffusione del contagio da virus covid-19 e di tutela della salute pubblica. Individuazione aree da interdire al pubblico dopo le ore 21,00 (art. 1, comma 1, lett.a del Dpcm 18 ottobre 2020)”, provvedimento firmato dalla sindaca Chiara Appendino e valido da oggi fino a domenica 1 novembre 2020, con possibilità di reiterarlo o modificarlo in rapporto all’evolversi della situazione epidemiologica.
Il provvedimento, disposto al fine di evitare la formazione di assembramenti, è stato assunto tenendo conto delle indicazioni utili a contenere la pandemia fornite dall’Asl Città di Torino. I controlli per il rispetto dell’ordinanza sono affidati alle Forze dell’ordine con il concorso della Polizia municipale. In caso di violazioni sono previste, come disposto dalla legge, sanzioni da 400 a 1.000 euro.
Come già previsto dal Dpcm varato lo scorso 18 ottobre, tutte le attività di ristorazione possono rimanere aperte dalle 5 alle 24, con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo, mentre le consegne a domicilio non hanno vincolo di orario.
"Questo intervento 'chirurgico' e localizzato in alcuni spazi della città vuole cercare di evitare lockdown generalizzati. Interveniamo su una determinata fascia di età, che non è di per sé irresponsabile, ma a fronte del fatto che è diminuita l'età media di coloro che vengono contagiati. Per questo anche noi stiamo ponendo più attenzione agli assembramenti", ha spiegato, intervenendo alla trasmissione 'Siamo Noi' di Tv2000, la sindaca Appendino.
E sul fronte commercianti, Fulvio Griffa, presidente di Fiepet, la federazione dei pubblici esercizi della Confesercenti, dichiara: "Si tratta di una soluzione di buon senso che contempera le esigenze sanitarie con quelle dei locali delle zone interessate. Sarà quindi possibile frequentare bar e ristoranti in tutta sicurezza e senza ulteriori limitazioni di orario. Abbiamo molto apprezzato il metodo della concertazione che ha consentito di arrivare a una decisione condivisa".