Restituire dignità alla storia personale delle vittime della Shoah, ridare nome a chi ne fu privato dal nazifascismo e ricomporre il profilo dei luoghi abitati dai deportati prima di morire nei lager. Si arricchirà di nuove storie da ricordare, simbolo di resistenza civile, il progetto con capofila il Museo Diffuso della Resistenza, che ogni anno coinvolge e riunisce le scuole torinesi in vista del Giorno della Memoria. Tra il 6 e il 19 gennaio 2021, l'artista tedesco Gunter Demnig sarà nuovamente in Italia per punteggiare le strade di pietre d'inciampo (“Stolpersteine”), monumento diffuso in 26 Paesi del mondo, che nel nostro capoluogo vanta già 114 installazioni.
Il progetto formativo anche quest'anno è rivolto agli istituti secondari di primo e secondo grado, e le iscrizioni si sono chiuse il 18 ottobre. Il lavoro interesserà le storie di tanti torinesi che, a un certo punto della loro vita, sono stati strappati alla quotidianità per essere uccisi in campo di concentramento. Educatori, storici, insegnanti e studenti potranno analizzare, approfondire e studiare il contesto storico di riferimento, attraverso un accurato studio delle fonti, progettando un'attività che trasmetta e consegni alla cittadinanza la memoria degli uomini e delle donne cui le pietre sono dedicate.
Un annuncio, quello del ritorno di Demnig, arrivato negli stessi giorni in cui al liceo "Massimo D'Azeglio" andava in scena il grave scempio alle installazioni di fronte all'ingresso, in ricordo dei due studenti Franco Tedeschi e Virginia Montalcini.