I costi di realizzazione del polo medico aumentati di quasi l'80 per cento. E' questa la denuncia dei consiglieri di minoranza dei gruppi Alternativa Civica e del Pd di Brandizzo.
"Dal mese di agosto 2020 abbiamo presentato diverse interrogazioni all’amministrazione comunale al fine di conoscere il quadro tecnico-economico del nuovo polo socio sanitario di via Salerno. Solo in queste settimane siamo riusciti ad ottenere un dettagliato resoconto scritto sul costo dell’opera con l’ammontare totale suddiviso con specifica tra: benefattori, finanziatori, mutui accesi, AslTo4 e fondi comunali, ovvero soldi dei cittadini - dichiarano Giuseppe Deluca, Antonella Multari, Monica Durante e Marco Volpatto in un comunicato congiunto -. Durante il consiglio comunale di fine settembre, nella risposta a una interrogazione sull’argomento, i dati letti dal primo cittadino, non supportati da documentazione scritta, erano in contrasto con quelli forniti dagli uffici comunali. Leggendo i nuovi dati pervenuti si comprende che i costi per realizzare l’opera sono lievitati di quasi l’80% in più rispetto a ciò che era previsto e si era propagandato a mezzo stampa negli anni scorsi".
Nel 2017 la giunta comunale con sindaco Roberto Buscaglia e assessore al sociale Paolo Bodoni, con la delibera n. 142/2017, aveva autorizzato la realizzazione del nuovo polo socio sanitario per una spesa totale di 750.000 Euro, di cui 560.000 provenivano da donazioni di privati, 100.000 erano previsti da contributo AslTo4 e circa 100.000 di mutuo a carico del Comune e quindi dei brandizzesi.
“Come gruppo Pd - interviene il capogruppo Marco Volpatto - ci teniamo innanzitutto a sottolineare che in passato demmo il benvenuto al polo sanitario e quando venne presentato il progetto, lo votammo. Ringraziamo pertanto i brandizzesi che hanno donato cospicue risorse per la sua realizzazione”.
“Anche il gruppo consiliare Alternativa Civica - prosegue il capogruppo Giuseppe Deluca - sicuramente non può che ringraziare per l’aiuto economico il buon cuore dei privati brandizzesi che hanno donato rilevanti risorse per la costruzione del nuovo centro, purtroppo i costi attualmente sostenuti sono di molto superiori a quelli deliberati”.
"Il nuovo centro medico è costato 1.340.000 Euro, causa questo spropositato incremento i brandizzesi hanno dovuto contribuire con oltre 702.000 euro, considerando inoltre che l’AslTo4 non ha fatto pervenire la cifra di 100.000 euro inizialmente prevista, quella che doveva essere un’opera realizzata per la quasi totalità con le donazioni ed il contributo dell’AslTo4, si concretizza oggi come un aggravio sulle finanze del Comune. È inoltre importante sottolineare che il nuovo centro socio sanitario di via Salerno sorge su un terreno comunale, quindi non è stato acquistato, è realizzato con manufatti prefabbricati, le pareti interne sono in cartongesso e non è fornito di un tetto tradizionale in tegole. Con questa “povertà costruttiva” risulta difficile accettare un incremento di costo dell’80% rispetto al previsto, forse poteva essere giustificato un 10-20%".
I due gruppi sostengono che sia "giusto quindi ringraziare il buon cuore anche di tutti i brandizzesi che, inconsapevolmente, su decisione dell’amministrazione comunale, per la realizzazione della nuova struttura di via Salerno hanno dato fondi per oltre 702.000 euro. Proponiamo quantomeno di mettere due targhe: a fianco di quella già in essere, intitolata ai benefattori brandizzesi che con il loro lascito hanno finanziato l’idea, bisogna metterne un’altra a tutti noi cittadini inermi costretti a pagare la differenza a colpi di variazioni di bilancio votati dalla Decimum di Bodoni, vecchia o nuova che sia. Facendo pagare a noi oltre la metà dell’intero ammontare la giunta Bodoni ha scelto di sacrificare tutto il resto: aiuti ai brandizzesi in difficoltà, contributi economici per le famiglie in crisi e senza lavoro, sistemazione delle strade dissestate e dei marciapiedi pieni di buche, manutenzione del verde, pulizia e decoro del paese, attivazione delle fontanelle installate da anni, ripristino della cosa pubblica, come le panchine marce che sono state rimosse anziché sistemate".
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Paolo Bodoni.
"Le diverse interrogazioni presentate da Alternativa Civica pienamente legittime pretendevano uno sforzo enorme per gli uffici, cioè raccogliere le tante deliberazioni e determine emanate in questi 3 anni per la costruzione della nuova struttura sociosanitaria di via Salerno 9. Inoltre, periodi di ferie e malattia dei funzionari hanno impedito una puntuale e precisa risposta che è arrivata comunque spiegando alla lista di Deluca le motivazioni di tali ritardi - dichiara il primo cittadino -. La propaganda circa la costruzione della nuova casa della salute di Brandizzo termina con la lettura degli atti pubblici che dal 2017 si sono succeduti nel percorso burocratico della sua attivazione". Bodoni spiega i motivi dell'aumento dei costi.
"Comincio con la delibera di giunta comunale 142/2017 del 28.8.2017 che diede in parte il là al percorso che ci ha portati alla apertura del 5.10.2020 del centro sociosanitario. Quella delibera prevedeva di approvare il finanziamento dell’opera, opera diversa da quella attualmente in essere. Non era previsto l’ampliamento della zona dedicata al volontariato sociosanitario, non era previsto il costo degli impianti e tramezze zone asl e volontariato, non era prevista la sistemazione dell’area esterna, comprensiva della recinzione, non erano previsti gli adeguamenti strutturali alla pandemia in essere. Il costo di quel progetto parziale fu di 750 mila euro, per gran parte finanziati da benefattori brandizzesi (450 mila euro e non 560 mila come afferma Deluca). Negli anni seguenti la progettazione finale e i lavori di adeguamento alla pandemia di oggi, hanno portato il costo definitivo a 1.280.000 euro, di cui 638 mila donati da benefattori brandizzesi".
Nell’ultima seduta consiliare una variazione di bilancio ha stanziato ancora 60 mila euro per adeguamenti esterni utili ai cittadini che si recheranno alla struttura, ma vedremo se e come usarli nel prossimo futuro.
"A conti fatti, e guardando soli i nudi costi senza contare i benefici per i servizi sociosanitari a favore dei brandizzesi, il costo complessivo a carico della Comunità è stato pari a 702 mila euro, con un aumento del patrimonio comunale pari a 1.280.000 euro e introiti mensili, a regime, di affitto locali della casa della salute e bar, da parte di asl e privati tramite bando. In sostanza la struttura alla Comunità brandizzese costerà poco o nulla all’anno, tenendo presente i servizi che lì sorgeranno e gli spazi lasciati liberi in piazza Tempia, spazi da dedicare alle associazioni culturali di Brandizzo, che finora non avevano spazi comunali adeguati per le loro attività associative. La povertà costruttiva enunciata da Deluca e soci offende i tecnici comunali e non, che hanno contribuito con il loro faticoso lavoro alla costruzione della struttura, risultata accogliente, spaziosa e utile alla cura delle persone che lì si recano per ora solo per i medici presenti e il ritiro referti, ma che già con la prossima campagna vaccinale antinfluenzale e il peggioramento della situazione pandemica, darà dimostrazione della sua efficienza ed efficacia in termini di spazi adeguati per visitare e assistere i cittadini brandizzesi".