Un centinaio di infermieri si é ritrovato sotto la sede della prefettura di Torino per chiedere un nuovo contratto di lavoro, diverso da quello "generalista" del comparto sanità. La protesta é stata organizzata dal sindacato Nursing Up.
"Ci hanno chiamato angeli, supereroi, ci cantavano le canzoni dai balconi ma nessuno ha mantenuto le promesse", urlano i manifestanti, rappresentati dal segretario regionale Claudio Delli Carri. "Noi infermieri - spiega - riceviamo un'indennità notturna di 2.76 euro lordi, un compenso che é fermo dal 1996. Vista l'emergenza sanitaria e alla luce della nostra professionalità, chiediamo un nuovo contratto, come avviene per i medici. Purtroppo non é cambiato niente, le nostre istanze sono rimaste inascoltate ed é aumentato il nostro disagio".
I manifestanti hanno esibito tre magliette, la prima con il logo di Superman, la seconda con la scritta "Rispetto" e l'ultima riportante la frase "Fuori dal comparto sanità", quindi hanno spezzato delle catene, a simboleggiare il legame con l'attuale contratto di lavoro che la categoria chiede di abbandonare.
“Basta contratti a consumo immediato, gli infermieri non sono mascherine monouso. In Piemonte mancano 3500 infermieri eppure in questi mesi si sono accumulati ritardi nelle nuove assunzione e i nuovi contratti sono solo di pochi mesi. Stiamo trattando gli infermieri come delle mascherine chirurgiche buone a proteggerci per un po’, per poi gettarle”, è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione in merito alla protesta degli infermieri che hanno manifestato in piazza Castello.