«Il sistema diagnostico dei tamponi molecolari non funziona e le autorità competenti devono intervenire, perché questi ritardi non accettabili causano nuovi contagi». Il sindaco di Cumiana Roberto Costelli ha preso posizione su una questione che fa discutere molto negli ultimi tempi: il sistema dei tamponi e quello di tracciamento dei conti, che in Piemonte sono andati in tilt con l’aumento dei contagi.
«Oggi vediamo gli esiti di test fatti il 23 ottobre. Siamo indietro di 10-12 giorni e questo spinge alcune delle persone in attesa di esito a non rispettare l’isolamento, anche solo per commissioni urgenti, favorendo così il propagarsi dei contagi» argomenta il sindaco, che fa una fotografia della situazione del paese: «Io sono preoccupato dei dati che arriveranno, perché l’epidemia corre veloce. Stamattina c’erano 32 contagiati, oggi 35». Un’accelerazione che spinge il Comune a riaprire il Centro operativo comunale per affrontare l’emergenza: «Lo faremo domani per organizzare servizi di supporto a chi ne ha bisogno e fare maggiori controlli sugli isolamenti fiduciari, perché non sempre vengono rispettati».
Sul fronte dei dati, Costelli comunica anche come i contagi si assestino su una media attorno ai 50 anni: «Non abbiamo ultrasettantenni, tolto un 93enne, poi c’è un 17enne e tante persone tra i 40 e i 50 anni».