Sanità - 06 novembre 2020, 14:26

Ospedale di Rivoli, barelle in corridoio: "Situazione di difficoltà durata poco più di un'ora"

La direzione replica alle immagini diffuse nella giornata di giovedì. "Tutti i pazienti vengono accettati e curati, nessuna ambulanza attende o viene mandata via". Ma i sindacati incalzano: "Ora danno la caccia a chi ha diffuso le immagini"

Ospedale di Rivoli, barelle in corridoio: "Situazione di difficoltà durata poco più di un'ora"

"Due pazienti sono stati temporaneamente alloggiati su barelle da campo, accreditate per la maxi emergenza, per poco più di un'ora, in attesa si liberassero i posti nei quali sono poi stati ospitati". Così la direzione generale dell'Asl To3 replica alle immagini e ai video che sono circolati nella giornata di ieri, legate all'ospedale di Rivoli, dove si vedevano alcune persone collocate in corridoio.

Istantanee che sono presto diventate - sui media locali e nazionali - l'immagine della difficoltà che ogni giorni si trova ad affrontare il sistema sanitario italiano nella lotta contro il Covid-19.

Ma, assicurano dall'ospedale, "Non vi è stato alcun ulteriore problema nella gestione dei pazienti, che oggi, come evidente, si recano in pronto soccorso a Rivoli anche come alternativa ad altre strutture dove l'attività è temporaneamente sospesa a causa dell'emergenza Covid. L'afflusso si è fatto particolarmente intenso a seguito della chiusura dei pronto soccorso di altri ospedali, come il Martini, Venaria e Giaveno".

"A Rivoli - conclude la nota ufficiale - tutti i pazienti vengono accettati e curati, nessuna ambulanza attende con il paziente a bordo o viene mandata via".

Ma l'onda lunga di quanto accaduto ieri non si esaurisce così. Anzi, secondo i sindacati, sarebbe anche partita un'indagine interna alla ricerca di chi avrebbe scattato e diffuso le immagini. "Siamo sbigottiti dopo aver appreso dai lavoratori che la Direzione Generale dell’Asl To3 avrebbe avviato in queste ore un’indagine ispettiva finalizzata ad individuare chi abbia girato il video della drammatica situazione che si stava vivendo nella notte tra il 4 ed il 5 novembre presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rivoli, dove i pazienti Covid positivi erano coricati indecorosamente su delle barelle da campo", dice Nino Flesia, della Funzione Pubblica Cgil Asl To3.

"E’ incredibile che in una situazione così drammatica - prosegue -, l’Asl impieghi delle risorse umane per individuare chi abbia fatto un video, piuttosto che assumere personale, acquisire attrezzatura, assicurare i DPI, migliorando le condizioni dei lavoratori e dei pazienti".

"La terribile scena dei pazienti nelle barelle da campo all’ospedale di Rivoli certifica l’emergenza in cui versa la sanità della nostra Asl: ospedali pieni, personale sotto organico e allo stremo, tamponi sul personale con esito in ritardo, DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) non sempre adeguati. I tre ospedali della nostra Asl, Rivoli, Pinerolo e Susa, hanno bisogno di aiuto", sottolineano Vilma Beccaria, capogruppo Pd nel Consiglio Comunale di Giaveno, e Monica Canalis, consigliera regionale PD.

"Nonostante gli accorati appelli fatti dai Sindacati alla Direzione Sanitaria, le assunzioni non sono state fatte a tempo debito (il  bando è partito solo da qualche giorno) e mancano guanti della misura idonea e disinfettanti. Il personale infermieristico è allo stremo a causa del gran numero di colleghi contagiati e della incapacità di effettuare tamponi con esito rapido. Non possiamo accettare che una situazione di questo genere continui".

Anche il Nursind, attraverso il suo segretario Giuseppe Summa, prende le distanze e ritiene inaccettabilI le indagini ispettive che l'Asl To3 ha disposto in merito alle immagini che documentano le condizioni del pronto soccorso di Rivoli. "Troviamo altrettanto inaccettabile che a rispondere di questa situazione sia il solo direttore generale Boraso, al quale non facciamo nessuno sconto. Avrá di certo le sue colpe che non sono affatto minori rispetto a chi gestisce la sanità piemontese, responsabile principale delle criticitá che si sono venute a creare".

"L'obiettivo della denuncia del Nursind era di portare alla luce le gravi inadempienze e incapacità dell'Assessorato Regionale, che non ha messo in atto alcun provvedimento: zero assunzioni, zero lavori fatti, riconversione di ospedali in covid dall'oggi al domani senza un minimo di strategia e programmazione. Le responsabilità sono da attribuire all’assessore Icardi. Ad essere intervistato oggi e a fornire spiegazione non dovrebbe essere il Dott. Boraso, ma lui".

Massimiliano Sciullo

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