Eventi - 27 novembre 2020, 09:00

"In cerca di atti eretici come Pasolini": la Piccola Compagnia della Magnolia registra il sonno della gente

Il docufilm "I registri del sonno_prove di eresia” sarà suddiviso in tre capitoli. Le persone sono invitate a sdraiarsi su un letto e confessare una scelta eversiva compiuta in vita o un desiderio per il futuro

"In cerca di atti eretici come Pasolini": la Piccola Compagnia della Magnolia registra il sonno della gente

Una scelta di vita da esternare con sincerità e come intima confessione, adagiati su un letto che non è il proprio. È da questa immagine che prende le mosse il nuovo progetto della torinese Piccola Compagnia della Magnolia, che ha deciso di utilizzare il secondo periodo di isolamento e la sospensione degli spettacoli per elaborare il docufilm I registri del sonno_prove di eresia, in attesa del debutto sulle scene di Favola eretica, posticipato all’estate 2021.

Il tema è appunto l’eresia nel suo significato etimologico di scelta, mentre il luogo del progetto è il letto, spesso simbolo di stasi, noia e ansietà in questi mesi critici, ma anche del risveglio. Ecco allora che la compagnia ha immaginato di costruire una sorta di “catalogo di risvegli” che restituisca una rappresentazione corale sul tema. Ispirandosi all’opera coraggiosa di un illustre intellettuale, portatore di un empirismo eretico eversivo, scomodo, fuori dai canoni. 

“Due anni fa abbiamo scelto di lavorare sul tema dell’eresia, non come di solito la si affronta a scuola, studiando la storia di alcuni pensatori andati contro i dogmi della chiese, ma intesa come scelta, propulsione all’agire - spiegano Giorgia Cerruti e Davide Giglio -. Naturalmente la parola eresia va a nozze con Pier Paolo Pasolini, cui da sempre ci rifacciamo. Abbiamo infatti scelto lui come nume tutelare del nostro progetto, partendo dall’opera Calderón, che si rifà parzialmente a La vita è sogno, mutandone alcuni temi. Ci incuriosivano i cicli descritti di addormentamento e risveglio: il protagonista, ogni volta che si ridesta, ha una nuova chance, la possibilità di essere sempre qualcun altro. Ecco, questa è una sensazione che attraversa tutti noi, fin da bambini, quando immaginiamo dentro altre vite”.

“Il nostro lavoro - continuano - è quindi l’incastro tra il teatro d’attore, come lo portiamo avanti da 16 anni, e la video art. Ci siamo messi a pensare a come poter lavorare sul concetto di eresia, e i Comizi d’amore di Pasolini sono stati una rivelazione. Un esperimento che, negli anni Sessanta, faceva da specchio alla società dell’epoca, molto indietro rispetto sul tema della sessualità. Vorremmo quindi raccogliere una seria di atti eretici proposti da cittadini, gente comune, dando vita a un documentario che sia la fotografia di un presente in lotta, con una spinta incendiaria destinata a smuovere le coscienze”. 

La prima tappa del progetto consiste proprio nella ricognizione delle varie confessioni, dal 18 al 20 dicembre, dal vivo, nella sede della compagnia, previo appuntamento, o in remoto. Ciascun partecipante è invitato a sdraiarsi su un letto posto al centro di una stanza, in posizione di addormentamento, e di rimanervi per alcuni minuti, da solo, a occhi chiusi. Una volta sveglio, dovrà comunicare direttamente alla telecamera fissa, che lo sta registrando, una scelta eretica, dirompente, compiuta in passato, o un desiderio da realizzare in futuro. 

“Ci rivolgiamo a chiunque, senza limiti - precisano Cerruti e Giglio -. Sappiamo che questa proposta presenta una forte componente di spettacolarità, ma non vogliamo si presentino solo artisti o persone vicine al mondo performativo. Auspichiamo di raggiungere almeno una trentina di persone, nella prima fase. Ogni dispositivo sarà prontamente sanificato e, in più, accanto al letto metteremo un piccolo tavolino con una specie di paiolo. Al termine della confessione, che deve avere la valenza di una scossa tellurica, uno strappo fortissimo rispetto alle aspettative proprie e altrui, la persona, se lo desidera, potrà alzarsi e bruciare un oggetto che ha portato con sé come testimone simbolico dell’eresia stessa. Ecco allora che il fuoco terrà insieme i materiali vivi e quelli arsi”. 

Il secondo capitolo del progetto sarà invece ospitato in una o più piazze cittadine, richiamando i passanti a sostare nel letto e lasciarsi andare alle suggestioni e i pensieri dati dalla dimensione urbana di riferimento. Infine, il terzo capitolo si svolgerà con le stesse modalità del primo, ma i destinatari saranno coppie vere e proprie, che si stenderanno in un letto matrimoniale. 

“L’obiettivo finale - spiegano ancora Cerruti e Giglio - è un docufilm di circa 50 minuti, da proporre in luoghi destinati all’audiovisivo, e che ci piacerebbe fosse anche proiettato nei teatri, come materiale parallelo alle rappresentazioni, ad esempio nel foyer, pre e post spettacolo”.

“Pasolini - concludono - diceva che l’eresia è un atto slegato dal consenso, che è invece legato al dovere del cortigiano. Nel suo lavoro denunciò l’aridità culturale della sua epoca, qui, invece, vorremmo creare un manifesto di perfettibilità del mondo, attraverso le speranze di cui tutti noi siamo colmi. C’è dell’eroismo in mille atti di persone insospettate, che sono come uno specchio di umana potenza. Il nostro vuole essere un documento per le persone, per gli esseri umani tutti, non richiede nessun tipo di competenza pregressa. Al momento è tutto autoprodotto, ancora in fase iniziale. Ma sarebbe bello girare l’Italia proprio come fece Pasolini, coinvolgendo chiunque, dalle persone comuni agli intellettuali di spicco”.

Informazioni pratiche sul progetto

Il primo capitolo di "I registri del sonno"si sviluppa in due modalità:
- tramite il contatto diretto: dal 18 al 20 dicembre (dalle 10 alle 17 – previo appuntamento singolo) presso Atelier Magnolia, in via Telemaco Signorini 4, a Torino. E' sufficiente scrivere una mail a pcmteatro@gmail.com per accordarsi sul giorno e l'orario (durata dell’incontro entro i 15 minuti);
- in remoto: per gli “eretici” che vogliono partecipare e vivono altrove nel mondo, il video del contributo (durata massima 5 minuti) può essere inviato alla medesima mail. 

Manuela Marascio

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