Viabilità e trasporti - 30 novembre 2020, 19:27

La "promozione" della scuola passa dalla fermata del bus: il Piano della Regione per uscire dallo scacco in 4 mosse

Carico dei mezzi al 50%, doppio turno di lezioni, ampliamento delle fermate, gruppi "organizzati" di passeggeri: ecco i cardini condivisi dalla Giunta con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca. Ora la palla passa a sindacati e agli enti locali

La "promozione" della scuola passa dalla fermata del bus: il Piano della Regione per uscire dallo scacco in 4 mosse

Inutile girarci attorno: la "salvezza" della scuola (intesa come lezione in presenza e non più relegata alla Didattica a distanza) passa dai trasporti pubblici. Se non del tutto, almeno in buona parte.

Ecco perché, per riuscire a garantire spostamenti in sicurezza a studenti, genitori e insegnanti, la Regione (con gli assessori ai Trasporti, Marco Gabusi, e all’Istruzione, Elena Chiorino), insieme al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca, ha messo a punto un piano insieme alla Direzione regionale dell'ufficio scolastico. Un piano in quattro mosse, che ha i suoi punti cardinali nel rispetto ferreo del carico dei mezzi al 50%, il doppio turno di lezioni, la creazione di cosiddetti "gruppi bus" stabili e la differenziazione (e ampliamento) delle fermate. Ora la palla passa ai sindacati e ai dirigenti degli ambiti territoriali e agli enti locali.

Bus "mezzi vuoti"
Innanzitutto, il carico sarà mantenuto al 50% della capacità indicata sulla carta di circolazione dei mezzi, insieme all'aumento del numero dei veicoli già realizzata negli orari di ingresso e uscita da scuola. Già dall’estate scorsa la Regione Piemonte ha infatti predisposto il potenziamento delle corse dei bus: sono state 15.782 le corse aggiunte a settembre e ottobre, con una media di 480 corse in più al giorno, ricorrendo anche all’utilizzo di bus turistici (quelli di solito usati per le gite, insomma). "Quest’estate, in vista della riapertura delle scuole – sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi –, abbiamo fatto il massimo sforzo possibile: abbiamo infatti messo in strada molti mezzi di trasporto utilizzabili con il minor scostamento di orario possibile. Ci sono però stati problemi di distribuzione non uniforme dell’utenza sui mezzi con molti casi di ragazzi che affollavano il primo autobus senza aspettare il successivo, vuoto, programmato pochissimi minuti dopo. La soluzione, dunque, non può che essere una distribuzione uniforme dei ragazzi sui mezzi ed è quello che abbiamo condiviso oggi".

La Bolla diventa un "gruppo bus"
Le scuole potranno usufruire di un servizio aggiuntivo dedicato al trasporto degli studenti verso gli istituti scolastici basato sulla creazione di una "bolla" o "gruppo bus", ovvero gruppi di circa 35 studenti che utilizzano il trasporto pubblico con origine e destinazione analoghi e stabili nel tempo, ritenuti da medici ed epidemiologi più sicuri rispetto a gruppi eterogenei e in continuo rimescolamento. Il gruppo bus rimane uguale per un periodo definito o anche per l’intero anno scolastico favorendo il tracciamento di eventuali contagi.

Aumentare la superficie della fermata per attese "sicure"
Altro punto critico si sono rivelate le fermate, dove è più alto il rischio di assembramento. Il piano propone perciò di ampliare, dove possibile, l’area della fermata per permettere agli utenti di distribuirsi sulle banchine e sui marciapiedi in corrispondenza delle diverse destinazioni, anche se la divisione su due fasce d’orario potrebbe ridurre notevolmente il problema.

Lezioni organizzate su più turni
Come condiviso con il direttore Manca per poter attuare il piano dei trasporti proposto le scuole sono infatti chiamate a riorganizzare le lezioni su due turni al fine di ridurre la domanda di trasporto nelle ore di punta e spalmarla in un arco temporale più ampio. Le lezioni potrebbero svolgersi su due turni: ad esempio il primo con ingresso alle 8 e uscita alle 14 per e il secondo dalle 10 alle 16. "La nostra proposta – evidenzia l'assessore Gabusi intende rendere più sicuri i mezzi dal punto di vista della limitazione della diffusione del contagio e, contemporaneamente, a non stravolgere la vita dei ragazzi e delle famiglie con le ipotesi di frequenza scolastica nel week end ventilate dal governo".

"Esprimo il mio ringraziamento all’assessore Gabusi – ha commentato l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino - per le proposte che ci sta sottoponendo e al mondo della scuola per la disponibilità ad analizzare le situazioni. Nella contingenza attuale risulta di grande importanza la ricerca della massima sinergia fra tutti gli attori in campo".

redazione

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