Economia e lavoro - 10 dicembre 2020, 07:12

Artigiani, il 2020 per il Piemonte si chiude in nero: "Servono sostegni e il rinnovo del bonus del 110%"

Previsioni negative, anche se in lieve rialzo, per produzione, ordini, occupazione e investimenti. Felici: "Siamo determinati a uscire da questo momento così grave"

Artigiani, il 2020 per il Piemonte si chiude in nero: "Servono sostegni e il rinnovo del bonus del 110%"

Un bollettino di guerra. E non poteva essere diversamente. L'ultima indagine congiunturale del 2020 per Confartigianato Piemonte ribadisce tutte le incertezze e le preoccupazioni per un anno scandito (e falcidiato) dal Covid-19, che ha colpito in profondità le attività economiche e che non lascia scenari rassicuranti per il futuro, anche se qualche spiraglio di fiducia sembra timidamente aprirsi.

Le previsioni riguardanti la produzione totale presentano un saldo ancora fortemente negativo, ma in misura minore, passando dal -54,32% al – 48,54%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di un mese salgono dal 50,87% al 51,93%; quelle di carnet da uno a tre mesi crescono dal 37,74% al 39,44%; quelle di carnet ordini superiore ai tre mesi scendono dall’11,39% all’8,63% a conferma della scarsa fiducia delle imprese sulla possibilità di avere commesse di lavorazione sul lungo periodo.

Il saldo relativo all’andamento occupazionale è meno negativo, passando dal –31,87% al –25,79%. Le previsioni di assunzione di apprendisti, pur rimanendo pessimistiche, evidenziano un saldo meno negativo salendo dal –46,34% al –38,85%.

Il saldo dei nuovi ordini per esportazioni è ancora pesantemente negativo, ma in lieve recupero risalendo dal –54,31% al –51,70%.


Le previsioni di investimenti per ampliamenti scendono dal 7,56% al 4,78%; le ipotesi di investimenti per sostituzioni salgono dall’11,13% all’11,90%; le imprese che non hanno programmato investimenti salgono dall’81,31% all’83,31%.

Le previsioni di regolarità negli incassi salgono dal 50,66% al 57,29%; le previsioni di ritardi scendono dal 49,00% al 42,71%.

Gli artigiani piemontesi – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono determinati a superare questo momento di grave criticità nonostante la forte limitazione delle attività produttive dovuta al primo lockdown. Questa seconda ondata della pandemia, con le nuove disposizioni di contenimento, che comportano una chiusura quasi completa di molte regioni, tra cui il Piemonte, rischia però di avere conseguenze irreparabili su gran parte del tessuto imprenditoriale artigiano con conseguente chiusura definitiva di molte piccole imprese e perdita di molti posti di lavoro. Si rende quindi necessario prevedere, nell’imminente legge di bilancio, lo stanziamento di risorse adeguate a sostenere tutte le tipologie di imprese che hanno subito la riduzione di volume d’affari dovuta al primo ed al secondo lockdown. Devono poter fruire di congrui sostegni anche quelle imprese che, pur aperte, non hanno la possibilità di produrre fatturato perché i loro clienti non possono lasciare la propria abitazione se non per ragioni di lavoro, salute o necessità”.

Altra misura necessaria – conclude Felici – è la proroga del Super Bonus 110% per almeno tre anni, al fine di continuare a creare importanti opportunità di lavoro per le imprese delle costruzioni”.

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU