Economia e lavoro - 14 dicembre 2020, 15:04

Zona Gialla, un Barrito per dire di no: "Non siamo chiusi, ma per adesso non riapriamo"

La Casa del quartiere di Nizza Millefonti potrebbe ripartire, ma non lo farà. E lo spiega con un post su Facebook: "Non possiamo fare finta che tutto vada bene per qualche giorno e poi disfare di nuovo"

Le attività della Casa del quartiere del Barrito proseguono anche senza bar o ristorante

Foto: dal profilo Facebook. Nonostante la zona Gialla, la Casa del quartiere del Barrito ha scelto di non riaprire

Un Barrito per dire di "no", che si senta forte e chiaro nella foresta torinese. Un segnale che arriva da Nizza Millefonti, quartiere "incastrato" tra la ferrovia che porta a Sud e il fiume Po e dove la Casa del quartiere che si trova in via Tepice, a un passo dall'ospedale delle Molinette, ha deciso di andare controcorrente.

Con l'avvento della zona Gialla, in teoria nulla impedirebbe alla struttura di riavviare le proprie attività di ristorazione e bar (ma ne fa anche molte altre, sempre nell'ambito della rete sociale locale). Però non è questo il momento. Un ragionamento non facile, ma che trae spunto dall'attualità, dalle cose e dai numeri che continuano a "succedere". Forse anche dalla vicinanza con un luogo di cura (ma anche di dolore e sofferenza) come è l'ospedale.

"Non siamo chiusi, ma per adesso non riapriamo - spiegano i responsabili della Casa del quartiere, tra cui c'è anche Bobo Boggio, cantante dei Fratelli di Soledad -. Ci sono una serie di problemi, primo tra i quali lo smart working: è ancora la regola per tutti e noi non ci sentiamo di far finta che niente sia successo e che tutto vada bene, né vogliamo illuderci di fare una vita normale per qualche giorno per poi disfare di nuovo tutto: proprio non ci va".

"È stata una scelta sofferta - aggiungono - che ha delle conseguenze prima di tutto sulla vita dei lavoratori del Barrito, i quali, però, siccome hanno tutti un regolare contratto di lavoro, sono sostenuti dagli ammortizzatori sociali previsti dallo Stato".

Come detto, però, senza bar e ristorante l'attività della Casa di Quartiere non si è fermata, nemmeno durante i periodi di restrizione più "colorati". "La Foresteria è in funzione e i Bagni Pubblici sono regolarmente aperti, ma soprattutto, con l'aiuto di un meraviglioso gruppo di volontari e della Casa del Quartiere di San Salvario, per tutto il mese di dicembre continueremo a portare 100 piatti caldi alla settimana a casa delle persone più in difficoltà dei quartiere di Nizza Millefonti, Lingotto e San Salvario. Non solo, in collaborazione con le parrocchie del Patrocinio San Giuseppe e Assunzione di Maria, organizziamo tutti i mesi la consegna dei panieri solidali della Città di Torino per tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta. E poi c'è Civic.H - Il quartiere della gentilezza, che ci piacerebbe far nascere a Nizza Millefonti, con la bella rete che si sta creando dalle nostre parti".

Insomma, le cose da fare non mancano. Nonostante le difficoltà. Anche pianificare il Barrito del futuro è una priorità. "Ci piace fare dei sogni ben fatti. Abbiamo tante cose su cui mettere la testa. Anzi, facciamo una cosa: mettiamoci la testa tutti insieme su sto benedetto futuro. Che prima o poi arriva".

Massimiliano Sciullo

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