Attualità - 15 dicembre 2020, 21:52

Anche Chiara Appendino scende in campo per la salvezza di Ahmadreza Djalali: "Non c'è più tempo"

Con un lungo post su Facebook la sindaca di Torino chiede che "in qualsiasi modo, si possa impedire la condanna a morte del medico iraniano"

l'appello della prima cittadina di Torino per bloccare l'esecuzione del medico iraniano

La sindaca Appendino si schiera per la salvezza di Ahmadreza Djalali

Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, è scesa in campo al pari di altri esponenti politici per chiedere la salvezza di Ahmadreza Djalali, che tra poche ore potrebbe venire giustiziato.

Con un lungo post su Facebook, la prima cittadina ha ricordato l'impegno di Djalali, "medico e docente iraniano, naturalizzato svedese, che per diversi anni ha operato a Novara. Nel 2016 Djalali è stato arrestato su mandato del Governo di Teheran, senza un valido motivo né un mandato di arresto".

"Accusato ingiustamente di spionaggio e collaborazionismo con Israele, fatto confessare per mezzo di tortura, detenuto in condizioni inumane e, nel 2017, condannato a morte. L'esecuzione è prevista per domani mattina, mercoledì 16 dicembre".

"Non c'è più tempo", ha concluso Appendino. "Come ho già fatto qualche giorno fa, unisco nuovamente il mio appello e quello della Città di Torino a quello delle altre Istituzioni di tutto il mondo, e all'impegno di Amnesty International, affinché, in qualsiasi modo, si possa impedire questo terribile epilogo".

Massimo De Marzi

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