Sono passati 75 giorni dalla notizia che aveva sconvolto la realtà della Flexider, di Torino: cessata attività e licenziamento di tutti e 24 i lavoratori. Ma con oggi arriva un lieto fine, una buona notizia in mezzo a tante altre vertenze che invece proseguono tra timori e incertezze. Tutti i posti di lavoro sono salvi, grazie all'acquisto dell'azienda da parte di un nuovo acquirente, che appartiene al territorio e la procedura di licenziamento è stata ritirata. L'attività proseguirà nello stabilimento nella zona di corso Giulio Cesare, operando nel campo automotive e aerospazio.
"Sono stati 75 giorni di dura trattativa - dice Fabio Militto, operatore territoriale della Fim Cisl di Torino Nord -, non abbiamo mai mollato, mai abbandonato il tavolo concertativo, siamo stati sempre sul pezzo per cercare le soluzioni consone alla salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori e lavoratrici, in completa sinergia con il liquidatore, le RSU e i lavoratori. Speriamo possa essere un primo passo verso una nuova crescita e sviluppo del sito".
Si tratta di una realtà "storica", nel settore metalmeccanico torinese. Ma negli anni la multinazionale americana che era al timone aveva via via ridotto la forza lavoro da 500 alle attuali 23 unità. Infine la decisione di chiudere i battenti e l'inizio di una vertenza che ha portato alla svolta di queste ore. Assieme ai compratori, le manifestazioni di interesse non erano mancate nemmeno da altre realtà.
"Come Fim Cisl - prosegue Militto - siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, ma anche consapevoli che tanto sarà ancora da fare. Ci sono però le basi essenziali per lo sviluppo prosperoso di una storica realtà che rimarrà nella nostra città visto le tante realtà che a oggi hanno cessato le loro attività creando vuoti occupazionali incolmabili".