A un mese dall'inaugurazione, l'ospedale temporaneo del Valentino potrebbe già chiudere i battenti. L'eventualità che il presidio sanitario allestito in undici giorni, dopo aver aperto i battenti lo scorso 22 novembre, possa cessare la propria attività è reale e concreta: troppi pochi i pazienti ricoverati, troppo alto il "costo" per mantenerlo attivo.
A fronte dei 458 posti letto disponibili, il picco di quelli occupati non è mai andato oltre i 21. Un reparto, un tendone. Ecco perché, già entro fine anno, la Regione potrebbe decidere di chiuderlo "temporaneamente". L'ospedale temporaneo Valentino non verrà infatti smantellato, ma rimarrà comunque allestito e pronto per essere riattivato in poche ore in caso di necessità.
Troppo forte la preoccupazione che una terza ondata, a gennaio, possa tornare nuovamente ad alzare la pressione sui pronto soccorso degli ospedali torinesi e piemontesi. Oggi però, al netto della situazione epidemiologica, i ricoveri appaiono in calo e un simile gigante all'interno del Parco del Valentino, non sembra servire.
Nelle scorse ore era stato il capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi a puntare il dito contro l'ospedale: "Diciamoci la verità, il Covid hospital è arrivato troppo tardi, non è servito a decongestionare gli ospedali che sono rimasti, di fatto, dei Covid hospital e hanno dovuto bloccare tutte le altre attività sanitarie, e non è chiaro se potrà servire durante la terza ondata. Quel luogo è scomodo e difficile da gestire, se anche sarà utilizzato per le vaccinazioni sarà la fotografia del fallimento gestionale di questa Giunta anche perché le strutture montate non servono a quello".
L'ospedale, va ricordato, è costato 1,5 milioni di euro ed è stato finanziato interamente dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo e non ha beneficiato di contributi pubblici.