Attualità - 23 dicembre 2020, 12:58

Aurora, il 6 di via Cuneo si riaccende per ricordare Gipo Farassino [FOTO]

'Questa mia città' illuminerà la casa natale del cantautore torinese, con un'installazione che ripropone alcune frasi delle sue canzoni più belle scelte per l'occasione dalla figlia Valentina

L'installazione che ricorda Gipo Farassino

L'installazione realizzata per ricordare Gipo Farassino

L'anima di Gipo Farassino continua a vivere tra le strade di Aurora: per il secondo anno consecutivo, infatti, la Circoscrizione 7 ha deciso di proporre 'Questa mia città', installazione artistica progettata da Dewrec. L'opera prevede la proiezione di alcuni versi, scritti dal compianto cantautore torinese e selezionati per l'occasione dalla figlia Valentina, sui muri della casa natale di Via Cuneo 6.

A causa dell'emergenza covid, non è stato possibile organizzare un evento in presenza, sostituito da una diretta streaming con la partecipazione del sound designer Lello Dadone e del musicista Eugenio Rodondi. L'installazione è stata invece accesa venerdì 18 dicembre e verrà disattivata mercoledì 6 gennaio: “Dopo il successo dello scorso anno - dichiarano il presidente della Sette Luca Deri e il coordinatore alla cultura Silvio Sabatino - riproponiamo con piacere il ricordo creativo di uno dei più importanti cantautori torinesi, che ha sempre dato lustro alle periferie della nostra città, dove pulsa lo spirito della vera Torino”.

Soddisfatta per l'iniziativa in ricordo del padre, Valentina Farassino elogia gli organizzatori: “Il mio ringraziamento più grande – sottolinea - va al presidente Luca Deri e a tutti i consiglieri della Circoscrizione 7 che, all'unanimità, hanno reso possibile la seconda edizione di questo evento: ho avuto nuovamente l'impressione di una decisione presa da donne e uomini che non appartengono a nessuna bandiera. Questo mi ha fatto ripensare ad alcune parole che mio padre ripeteva spesso: i riconoscimenti più grandi li ho avuti dalla mia gente”.

A creare le diapositive dell'installazione è Vittorio Campanella: “La scelta di utilizzare un proiettore analogico - spiega - nasce dalla volontà di dare una forma vibrante e vera alle parole di Gipo, che non vengono scritte con un font preimpostato bensì dipinte una ad una sulle diapositive. Questa modalità non è quindi un ripiego tecnico ma un valore aggiunto che vuole dare la giusta dignità estetica ai versi delle canzoni di un importantissimo artista della nostra città. La partecipazione dei condomini, anche quest’anno, è stata formidabile ed entusiasta: speriamo che questo progetto possa concludere questo 2020 con poesia e luce”.

Marco Berton

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