Nel dicembre 2019 si era scomodata addirittura la ministra degli interni Luciana Lamorgese per firmare l'accordo per la Sicurezza Integrata e lo Sviluppo della Città. A un anno di distanza, qual è il bilancio dei Tavoli di Osservazione nati proprio in quell'occasione? Il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri ha presentato alla Commissione Legalità del Consiglio Comunale di Torino i risultati ottenuti quest'anno nel proprio territorio di riferimento.
Il percorso, per forza di cose, è stato notevolmente influenzato dalla pandemia: “In questo 2020 - ha spiegato Deri – abbiamo svolto 8 riunioni sulle 11 convocate prima dei vari Dpcm: la collaborazione con prefetto e questore, nel nostro caso, era comunque già attiva dal 2001 sotto la prima Giunta Chiamparino e si è conclusa nel 2018. Nel corso degli anni le associazioni del territorio, specialmente nei quartieri Porta Palazzo, Aurora e Valdocco, ci hanno chiesto fortemente di riattivarlo”.
Il lavoro del Tavolo si è svolto in diverse fasi: “Come prima cosa - ha poi sottolineato lo stesso Deri – abbiamo coinvolto dirigenti scolastici, parroci, associazioni di culto non cattolico, altre associazioni, comitati e gruppi spontanei, per poi affrontare il protocollo di intesa sulla videosorveglianza, comprensivo di sgravi fiscali destinati a privati intenzionati a installarla, mappando il territorio di Aurora. In conclusione c'è stato un focus sulla situazione movida e sulle sponde della Dora: queste ultime, in modo particolare, sono utilizzate in modo non adeguato specialmente nelle ore notturne, con spaccio, consumo di alcolici e frequenti risse”.
A fronte di queste premesse, sono stati realizzati tre interventi: “Nei palazzi di via Gerdil – ha concluso – angolo corso Regina Margherita e via Cottolengo, le forze dell'ordine hanno eseguito un blitz di controllo su alcune situazioni poco chiare, verificando la presenza di diversi allacciamenti e occupazioni abusive e ripristinando la legalità. Un'azione simile è stata portata avanti in via Noè angolo corso Giulio Cesare su sollecitazione dei comitati; recentemente, infine, è stato demolito e rimosso il chiosco di Porta Palazzo, frequentato da persone con precedenti giudiziari piuttosto importanti”.