Politica - 23 dicembre 2020, 20:30

La città di Torino rinegozia i mutui: i risparmi utilizzati per l’emergenza Covid

L'atto è stato approvato con 21 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto

La Sala Rossa ha approvato una delibera sulla rinegoziazione dei mutui

La Sala Rossa

Sedici milioni di euro in più da utilizzare nel 2021 per l’emergenza Covid. E’ quanto deciso dalla Sala Rossa, che negli anni 2021, 2022 e 2023 si avvarrà dell’opportunità di usare le maggiori risorse ottenute per finanziare la spesa corrente, approvando con 21 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto una deliberazione ad hoc nella seduta del Consiglio comunale.

L’atto arriva a seguito della deliberazione sulla rinegoziazione dei mutui approvata il 14 ottobre 2019 dal Consiglio Comunale e alla nota del 5 novembre 2020 della Cassa Depositi e Prestiti che ha rimosso il vincolo della destinazione dei risparmi per investimenti.

Così come previsto da un emendamento proposto dalla Giunta e sollecitato da consigliere e consiglieri di maggioranza e di opposizione in Commissione, le risorse potranno essere utilizzate nell’esercizio 2021 per far fronte alle maggiori spese causate dall’emergenza Covid-19, con particolare riferimento a quelle previste per il comparto educativo per la gestione degli spazi didattici e la distribuzione dei pasti in sicurezza, nonché alle minori entrate di tipo patrimoniale e tariffario a sostegno dei soggetti danneggiati dal punto di vista sociale ed economico nel contesto emergenziale.

La rinegoziazione dei mutui da parte dell’amministrazione è importante perché libera una serie di risorse che in principio erano vincolate a determinati usi, investimenti” commenta Damiano Carretto. “Credo che la scelta di utilizzarli per un progetto a lungo termine e capace di dare valore sarebbe stata la soluzione migliore. L’amministrazione ha scelto di prendere questi soldi e buttarli nel calderone del bilancio per spese varie. Scelta miope, senza visione” conclude l’ex consigliere del M5s.

Critica anche la consigliera di DemA, Deborah Montalbano: “In questa delibera spalmiamo il debito sulle nuove generazioni, fregandocene dei nostri figli. Viviamo a vista, liberiamo un po’ di fondi. Puntualmente queste rinegoziazioni arrivano a fine amministrazione”.

A. Par

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