“Un solo medico in paese non è sufficiente. Chiederò un incontro alla Regione, perché è un disagio per molti anziani e per chi non si può spostare nei paesi vicini”. Il sindaco di Pinasca Roberto Rostagno è intenzionato a dare battaglia sul problema dei medici di base. A fine anno andrà in pensione la dottoressa Patrizia Pascal e in un paese di poco meno di 3mila abitanti resta solo più il dottor Biagio De Leo.
Rostagno ha scritto due volte all’Asl To3 e attende una risposta. Ma intanto dall’azienda sanitaria precisano che “nell’ambito territoriale non c’è una carenza di medici, gli abitanti di Pinasca hanno altri tre medici a disposizione con cui sostituire la Pascal” e sottolineano come “l’Asl non può dire a un medico di aprire uno studio in un Comune piuttosto che un altro, ma la Regione può pubblicare bandi per portare nuovi medici in ambiti dove ci sono carenze”.
Per Rostagno è troppo poco, perché non tutti possono andare a Villar Perosa e Perosa Argentina: “In generale in questi giorni si sente molto parlare dell’importanza della medicina territoriale e di come il medico di base possa, e debba, essere la prima linea di intervento del sistema sanitario; a questo però, non segue un netto cambiamento di strategia, che preveda di investire in risorse umane – lamenta –. Da anni io ritengo che un buon servizio sanitario debba dare la possibilità ai cittadini di poter scegliere il proprio medico di base in cui essi possano riporre la massima fiducia. Ormai non solo ci si deve adattare a scegliere un medico di famiglia tra i pochi che hanno ancora qualche posto disponibile, ma nemmeno lo si trova più nel proprio Comune”.