“La cosa più importante di questi anni è stata l’apertura al mondo esterno. L’Asl To3 si è fatta conoscere e ha partecipato a una serie di iniziative. Non è stata solo ospedale, pronto soccorso e ambulatori”. Flavio Boraso domani lascia l’Asl di Collegno e Pinerolo, per prestare servizio ad Asti, dopo oltre 5 anni. Aveva preso la guida dell’azienda sanitaria nel maggio 2015 e avrebbe dovuto rimanere fino alla primavera 2021, anche su richiesta dei sindaci del territorio, ma la Regione ha deciso diversamente. Al suo posto ha nominato Franca Dall’Occo.
“Ho il rammarico di uscire in questo momento così difficile e qualche mese prima della fine del mio incarico – confessa Boraso –. L’azienda negli ultimi mesi si è trasformata in una struttura per il Covid e ora ha il fiatone. Se la prima ondata è stata affrontata con l’adrenalina, ora c’è molta stanchezza e fatica”.
Guardando agli anni precedenti, il direttore generale uscente, si ritiene soddisfatto: “Abbiamo messo mano a diverse strutture e, per esempio, nel caso di Pinerolo, siamo riusciti ad attrarre dei bravi primari, creando una squadra di prima fascia”.
Boraso per definire il suo lavoro usa l’immagine del giardiniere, rispetto al costruttore: “Un costruttore finisce il suo compito quando ha realizzato l’edificio. Il nostro è un continuo prendersi cura di ciò che è da completare”. Per questo motivo non si sbilancia sulla cosa che avrebbe voluto fare, ma non ci è riuscito: “L’Asl To3 è un’azienda con mille anime e mille scenari, che offre diverse opportunità, è impossibile scegliere una cosa”.
Mentre tra gli obiettivi raggiunti mette in luce come sia stato “molto importante presentare la nostra faccia all’esterno con iniziative con le scuole come ‘Evviva’, oppure il servizio di emergenza sulle piste della Via Lattea o la guida ai Caseifici d’alpeggio – elenca –. Inoltre è stata positiva la nostra partecipazione al progetto ‘Ripartiamo insieme’ lanciato nel Pinerolese e la collaborazione con le Chiese cattolica e valdese”.