“La calza della Befana che il Presidente Cirio ha regalato oggi ai piemontesi è piena di promesse vuote e critiche al passato e priva di contenuti” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Cirio ha ragione quando dice che il 2020 è stato un anno complicato, ma l’azione della sua Giunta è stata fallimentare: la gestione della prima fase della pandemia è stata disastrosa, ma quella della seconda ondata, nonostante tutti i nostri inviti ad arginarla in anticipo, è stata ben peggiore: scarsità di tamponi, terapie intensive al collasso, confusione nella gestione dei contagi. Il Riparti Piemonte che avrebbe dovuto rilanciare la nostra Regione, prostrata dalla pandemia, è stato un fuoco di paglia e si è distinto per la scarsità di risorse: circa 150 milioni e non certo i 700 milioni annunciati da Cirio” precisa Gallo.
“La sanità che Cirio ha ereditato – prosegue Raffaele Gallo - è decisamente migliore di quella che lui ha lasciato, come componente della Giunta Cota, all’amministrazione Chiamparino: invece di un piano di rientro si è ritrovato con un imponente piano di investimenti per l’edilizia sanitaria; anziché il blocco delle assunzioni, lo sblocco del turn-over e le prime politiche di potenziamento del personale; politiche che non hanno risolto tutti i problemi del Piemonte, ma hanno portato la nostra regione sul podio della classifica dei Livelli essenziali di assistenza nazionali. Questo continuo scaricare i problemi sul passato, dopo più di un anno e mezzo di legislatura, è stucchevole. Per il Presidente Cirio è giunto il tempo di smettere di lamentarsi e cominciare, invece, a governare il Piemonte così da provare a risolvere alcuni dei molti problemi che interessano i piemontesi”.
“La politica della Giunta Cirio – conclude Gallo – si è contraddistinta per la mancanza di una visione e per l’incapacità di prevedere interventi con un’efficacia a lungo termine: contributi una tantum a pioggia non servono a far ripartire il Piemonte, ma sono semplici cure palliative. Purtroppo, da quello che abbiamo sentito, non crediamo che nel 2021 il centrodestra potrà dare al Piemonte nulla di più che slogan come in questo anno. I nostri cittadini invece meritano misure concrete di sostegno e di rilancio per far ripartire l’economia e tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione”.
“Hanno creato il caso Piemonte grazie ad una gestione dei tracciamenti fallimentare: la nostra Regione è oggi, ben 10 mesi dopo lo scoppio della pandemia, ultima per capacità di processare i tamponi tra le Regioni omologhe. Nelle ultime due settimane sono stati analizzati la miseria di 5.915 tamponi in media al giorno, non si capisce davvero di cosa ci si possa vantare. In oltre due ore di conferenza stampa fiume Cirio e i suoi non hanno trovato il tempo per chiedere scusa per il fallimento dei tracciamenti e per la costruzione di un Covid hospital fuori tempo massimo, capace di ospitare poco più di 20 pazienti”, è il commento di Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte in calce alla conferenza fiume di Cirio.
“Il presidente Cirio si mette le medaglie sul petto da solo ma non si rende conto di aver bruciato 130 milioni di euro dando un migliaio di euro a esercente indistintamente, senza verificare chi ne avesse davvero bisogno, e vincolando quei pochi soldi ad investimenti per comprare il plexiglass da mettere sui banconi e i prodotti per sanificare i locali; nulla poteva essere usato per altro, per pagare l’affitto o fare la spesa. Cirio ha salvato l’economia? Ma per piacere! La realtà – puntualizza Grimaldi – è che il Presidente lamenta mancate entrate per 200 milioni ma dimentica di sottolineare che ben 160 milioni sono stati ripianati dallo Stato, e si scorda di dire che per la sua propaganda ha polverizzato le riserve economiche di FinPiemonte".