Il ponte come simbolo di unione, capace di congiungere due punti fissi divisi da un ostacolo. E' questa la forte immagine simbolica cui si ispira la mostra virtuale Separate unioni dell'associazione culturale Ossimoro. La distanza e la lontananza forzata dagli affetti, una delle criticità maggiori della pandemia, ha ispirato un lavoro di analisi e riscoperta del significato dei ponti attraverso le epoche e gli stili.
Da Canaletto a Van Gogh, Magritte, Monet, Turner: tantissimi gli artisti che ne sono rimasti affascinati, dipingendo su tela metafore artistiche e architettoniche potentissime, in grado di attraversare il tempo e lo spazio.
"L'arte, in questo momento dimenticata da chi la dovrebbe tutelare, viene così immortalata in una mostra virtuale, ambientata sotto i ponti di Torino e non solo - spiegano da Ossimoro -. Non per relegarla o surclassarla, ma perché l'arte rappresenta il sostegno, il pilastro del ponte che unisce emozioni, persone, culture, Paesi".
Espongono: Paola Bona, Giovanna Ciquera, Rosalba Cutrano, Riccardo Fissore, Cinzia Gennaro, Elena Giannuzzo, Angela Giuliano, Giovanni Greco, Silvia Grillone, Franco Inz, Vanessa Laustino, Rosa Maria Lo Bue, Carla Musolino, Beatrice Nicosia, Maria Grazia Ruggiu, Gino Vercelli. La mostra è curata da Cinzia Sauli.
La pubblicazione avverrà questa sera, alle ore 18, sui canali YouTube e social di Ossimoro.