La scomparsa del novantaduenne Gianni Cordero è un lutto che colpisce buona parte dei piscinesi. Veniva considerato ‘Il nonno del paese’ ed è difficile trovare qualcuno che non gli abbia voluto bene. La notizia delle sua scomparsa, avvenuta lunedì 11 gennaio, ha colpito molti: “Era uno degli esponenti più anziani del nostro gruppo, questi sono quindi giorni tristi per tutti noi –. commenta lo Juventus Club di Piscina –. È venuto a mancare uno dei pilastri del paese: qui tutti gli volevano bene. Siamo grati per gli anni condivisi con lui”.
Gianni Gallione ha un bar in paese da una decina d’anni, tempo in cui ha avuto modo di conoscere profondamente lo scomparso: “Per noi è morto il nostro ‘nonnino’ una presenza stabile del locale – racconta -. Sempre ‘svicio’ e profondamente affabile, nella sua vita è stato anche un gran lavoratore: dopo i turni in Fiat riusciva ancora a fare qualche lavoretto edile”.
Proprio al bar, il primo gennaio di due anni fa gli avevano organizzato una festa a sorpresa per il compimento dei 90 anni: “Scherza e ballava molto volentieri. Era così attivo che quando vedeva qualche briciola per terra prendeva la scopa per pulire il pavimento del locale”.
Originario di Vigone, Gianni Cordero si era spostato a vivere a Piscina dove aveva coltivato molte amicizie che celebrava con doni speciali: “Ci regalava quelli che chiamava ‘i suoi elisir’: liquori al genepì, mandarinetto o mirtilli. Impiegava tempo e denaro per prepararli: andava lui direttamente a raccogliere i piccoli frutti necessari, ad esempio, e usava per dolcificarli il miele che è più costoso dello zucchero – racconta Gallione –. Lo faceva per offrire qualcosa di prezioso e genuino, qualità che sono caratteristiche anche dei rapporti di amicizia che ha saputo creare”.