A suo modo, anche questo è un pezzetto di storia. Si è tenuto infatti questa mattina, davanti alla "mitica" Porta 2, il primo volantinaggio di Fiom-Cgil dell'era Stellantis. Una vicenda appena all'inizio, ma che fin dall'annuncio della fusione tra Fiat Chrysler e Psa Peugeot ha sollevato speranze, ma anche qualche dubbio. In chiave produttiva, ma anche occupazionale.
"Chiediamo un nuovo piano industriale, con investimenti su Torino, partendo dalle persone - dice Ugo Bolognesi, responsabile Mirafiori per i metalmeccanici Cgil -. Serve un ricambio generazionale: l'età media qui è ormai di 53 anni e da molto tempo non si fanno assunzioni. Servono nuovi ingressi, di persone giovani e con contratti stabili".
"Inoltre bisogna partire dalle due linee esistenti oggi, la Maserati Levante e la 500 elettrica, al momento non utilizzate a piena potenza - aggiungono - aggiungendo nuovi modelli. La versione ibrida della 500 e magari un altro modello dal prezzo accessibile a tanti e non a pochi".
Intanto, l'inizio dell'era Stellantis non ha evitato un periodo di cassa integrazione. "Ci hanno spiegato - aggiunge Pasquale Loiacono, delegato Carrozzerie Fiom - che succede per una carenza nella fornitura di materiale, soprattutto batterie, a causa del Covid. Ma potrebbe essere un assestamento di produzione, dopo che negli ultimi mesi hanno prodotto tutte le vetture possibili".
Sui nuovi ingressi, "sono interinali, ma con poche prospettive di essere confermati. E con un'età media di 53 anni il rischio che il declino continui è forte, se non ci saranno ingressi di lavoratori giovani".