Sanità - 31 gennaio 2021, 07:30

Covid, la provocazione dell'artista Colline di Tristezza: "Mettiamo le Stanze della Rabbia e del Pianto in ospedali, rsa e scuole"

Un'idea per combattere il "burnout" del personale sanitario. Che parte da Torino ed è indirizzata al Presidente Mattarella e ai ministri di Istruzione e Sanità

Mix di foto di una rage room stanza della rabbia per sfogare la tensione spaccando oggetti

Una "stanza della rabbia" (immagine di repertorio)

Istituire stanze della rabbia e camere del pianto negli ospedali, nelle Rsa e nelle scuole fruibili da medici, infermieri, OSS, insegnanti e personale scolastico allo scopo di alleviare lo stress e la tensione cui sono sottoposte queste categorie di lavoratori e contribuire pertanto a diminuire il rischio di "burnout". Questa è la proposta/provocazione presentata dall’artista Colline di tristezza, proposta che è rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai ministri Speranza (Salute) e Azzolina (Istruzione).

Le 'rage room' o 'stanze della rabbia' sono delle stanze in cui, vestiti con le adeguate protezioni per non rischiare di farsi male, è possibile spaccare una serie di oggetti e smaltire così le tensioni accumulate. Sono nate come stanze presenti all’interno delle multinazionali giapponesi dove i dipendenti potevano sfogarsi liberamente contrastando il rischio di esaurimento da lavoro. In Italia al momento sono meno di una decina. Per quanto riguarda le camere del pianto anch’esse sono state inventate in Giappone e sono stanze dotate, tra l'altro, di strumenti per la visione di film e di fazzolettini, destinate a chi vuole piangere lontano da occhi indiscreti per scaricare lo stress in questa maniera.

Secondo il “non-cantante” torinese, "bisogna innanzitutto pensare alla salute mentale del personale sanitario e scolastico duramente provato dall’emergenza". Inoltre queste stanze potrebbero essere di utilità, se presenti nelle scuole, anche per le vittime di bullismo, "in un'ottica futura quando si tornerà ad una normalità con lezioni in presenza al 100%".

redazione

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