Nel cuore dell'arte moderna e contemporanea torinese, si mostra finalmente al pubblico l'allestimento di Artissima, pronta dal 5 novembre e, fino oggi, visitabile unicamente online. La GAM - così come gli altri presidi della Fondazione Torino Musei, Palazzo Madama e MAO - ha riaperto i battenti questa mattina, accogliendo il pubblico tra le sale della collezione permanente e gli spazi riservati a Stasi frenetica, mostra curata da Ilaria Bonacossa e allestita fino al 12 febbraio (apertura il mercoledì e il giovedì dalle 11 alle 19, il venerdì dalle 11 alle 20).
L’edificio modernista di via Magenta 31 accoglie così, al piano terra e al piano -1, una proposta di sorprendente polifonia visiva, con oltre cento opere delle gallerie delle sezioni Main Section e Dialogue/Monologue di Artissima.
Dalla prima provengono lavori monumentali di grandi artisti, veri e propri pionieri, accostati a esperimenti irriverenti di talenti internazionali: piccoli e inaspettati segni creativi, sculture, grandi installazioni, quadri e fotografie forniranno un variegato spaccato delle ricerche di artisti provenienti da tutto il mondo. Le gallerie della sezione Dialogue/Monologue presentano invece opere più intime, ma altrettanto capaci di attivare risonanze e stimolanti riflessioni nell'osservatore.
"Siamo molto felici - commenta Bonacossa - di poter finalmente aprire le porte fisiche di queste mostre, frutto di tanto lavoro e della coesione sinergica tra Artissima e le sue Gallerie. Reimmaginare la fiera insieme a queste ultime in poche settimane è stata una sfida nata dal desiderio di non rinunciare a vivere l’arte in prima persona. Il dialogo animato e appassionato con le gallerie è stata l’occasione per capire come solo lavorando insieme si possa affrontare un momento complesso come quello che stiamo vivendo".
"La selezione - prosegue - non è stata affatto semplice, perché ha dovuto tener conto di molteplici variabili, dalla provenienza geografica dei lavori alle loro dimensioni e ai temi evocati da ciascuna opera. La presentazione si è articolata nel tentativo di far emergere le peculiarità di ciascuna ricerca in un dialogo a volte cacofonico ma pieno di vitalità e forza visiva. L’eccezionalità della situazione si è trasformata nell’occasione per sperimentare una diversa modalità di incontro tra arte, gallerie e collezionisti, e di fortissimo coinvolgimento del pubblico”.
Apre al pubblico della GAM anche la mostra Folle, una selezione di foto storiche scelte da Bonacossa e Barbara Costa, responsabile dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo. Un esperimento nato come ricerca del senso più autentico di una parola oggi connotata in negativo, poiché associata al concetto di assembramento. Gli scatti si contraddistinguono per la varietà dei soggetti, a volte inaspettati, declinati in diverse situazioni e momenti storici: la folla può essere molto composta, ma anche disordinata, protagonista o comprimaria; si può vedere, ma anche solo immaginare.
Infine, alla GAM sarà possibile ammirare votare i dieci artisti vincitori delle dieci tappe di JaguArt - The Italian Talent Road Show, il viaggio alla ricerca di giovani talenti nato dal dialogo tra la fiera e Jaguar Land Rover Italia nel 2019 e dalla comune volontà di supportare l’arte contemporanea emergente.