In seguito al successo del volume Lo strano caso di Nelson Whitman, libro per bambini scritto da Marco David Benadì, nasce assieme a Ugi Onlus un progetto inedito e partecipativo, un audiolibro che parla attraverso la voce narrante dei piccoli pazienti.
Durante la registrazione, gli ospiti di Casa Ugi hanno apprezzato e condiviso attivamente le storie e si sono immedesimati nelle vicende narrate, arrivando anche a superare le proprie insicurezze.
David, Rashid, Karen, Pauline, John e Giulia sono i sei protagonisti “ottenni” dell’audiolibro: sei storie di bambini totalmente diversi l’uno dall’altro, sei personaggi che condividono avventure e disavventure in compagnia canarino Nelson.
L’emergenza sanitaria ha evidenziato ulteriormente la necessità comune di avere uno spazio di condivisione. Lo strano caso di Nelson Whitman, fruibile in sette podcast, è un racconto che vuole vincere la distanza, il silenzio e l’indifferenza.
Il progetto, nato con la pubblicazione del libro nel 2019, è proseguito in piena emergenza nell’aprile 2020 con la realizzazione e la donazione di oltre 1000 mascherine a misura di bambino ad alcuni ospedali pediatrici italiani. Il ricavato è stato interamente devoluto al sostegno di Casa UGI.
I capitoli dell’audiolibro saranno trasmessi ogni settimana, a partire da lunedì 8 febbraio, ore 15, in anteprima su Radio UGI e sulla pagina Facebook Ugi Onlus.
“Con questo audiolibro – spiega l'autore Benadì - il progetto Nelson diventa ancora più condiviso, partecipativo, plurale. È stata una scelta dovuta per non dimenticare che facciamo parte di una comunità e che il nostro legame con il prossimo può e deve essere rafforzato anche attraverso la letteratura, la creatività, le idee e le tecnologie. In un momento di estrema difficoltà per tutti abbiamo il dovere di sostenere i più fragili.”
“La nuova missione di Nelson - aggiunge Enrico Pira, presidente di Casa Ugi - è quella di portare la voce di speranza dei piccoli pazienti di Casa Ugi fuori dall’isolamento e dal distanziamento forzato. Grazie a questa iniziativa i bambini si sono sentiti protagonisti, attori e partecipi di un progetto culturale e condiviso. Ci auguriamo che sia l’inizio di una lunga serie”