Questa mattina, al Cimitero Monumentale di Torino, si è svolta la cerimonia del Giorno del Ricordo, istituito a livello nazionale nel 2004 per celebrare le vittime delle foibe e gli esuli giuliano-dalmati sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
All'evento ha partecipato, in rappresentanza della Città, la sindaca Chiara Appendino: “La tragedia delle foibe - ha sottolineato – è stata insabbiata da un sistema di potere politico ma è rimasta intatta sotto la pelle di chi l'ha vissuta. Quei ricordi sono poi diventati parole, le foto simboli e i racconti storie. L'ideologia ha provato a sconfiggere la verità ma ha dovuto fare i conti con l'identità”.
Il vicepresidente del Consiglio Regionale Mauro Salizzoni ha invece citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il fatto - ha commentato – che su questa ferita sia calato il silenzio per così troppo tempo è una vera e propria sciagura. Insieme al 25 aprile, il Giorno del Ricordo è uno dei capisaldi del nostro calendario civile”.
A ricordare il dolore vissuto in quegli anni è stato, infine, il presidente del Comitato Provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia Antonio Vatta: “Spesso - ha dichiarato – penso a quando ero bambino a Zara o alla vita nei campi profughi. In questi anni qualcosa abbiamo seminato, dobbiamo continuare a non dimenticare”.