La biblioteca ‘Carlo Levi’ di Torre Pellice ‘soccorre’ chi si trova in quarantena, o isolamento fiduciario, con scatoloni pieni di libri da restituire una volta terminata la misura di confinamento. L’iniziativa si chiama ‘biblio sorpresa’ perché non si tratta di volumi prenotati dagli utenti ma scelti liberamente dai bibliotecari tenendo conto delle età e dei possibili gusti dei componenti del nucleo famigliare cui sono destinati.
“Smetti di sentirti solo: ti rendi conto di essere al centro di una rete di sostegno che provvede anche ai tuoi bisogni culturali” così Cristina Chioni, in isolamento con la famiglia da alcune settimane, racconta l’emozione con cui, giovedì, è stata accolta in casa sua la ‘biblio sorpresa’. “Passare tanto tempo fra quattro mura, magari con i figli piccoli e senza giardino è faticoso per tutti – continua –. È un momento in cui una sorpresa del genere può fare la differenza”.
Chiunque si trovi in una situazione analoga può fare richiesta dello scatolone in biblioteca al numero 0121 932530, con whatsapp al 379 1971465, oppure scrivendo a biblioteca@comunetorrepellice.it o alla pagina Fb Biblioteca ‘Carlo Levi’ di Torre Pellice . “Chi è in isolamento solitamente può contare su qualcuno che si occupa delle spese o altre necessità: la stessa persona potrà anche passare a prendere lo scatolone in via Roberto D’Azeglio per consegnarlo al destinatario” spiega Alessandra Quaglia, responsabile del servizio bibliotecario torrese. Toccherà ai bibliotecari riempire lo scatolone immaginandosi ciò che potrebbe far piacere ricevere: “Si tratta non solo di libri – sottolinea Quaglia – ma anche di fumetti, dvd e giochi in scatola”. La decisione di non far scegliere il destinatario ha una motivazione precisa: “A volte facciamo fatica ad ‘uscire’ dai nostri gusti: in biblioteca continuiamo a cercare generi e autori che conosciamo già rinunciando a lasciarci stupire da qualcosa di nuovo” argomenta Quaglia.
Da quando è stato attivato il servizio, circa nove mesi, sono uscite dalla biblioteca in media due scatole a settimana. “Non tutti i richiedenti sono in isolamento fiduciario o quarantena – ammette Quaglia –. Tra di loro c’è chi continua ad aver un po’ di timore ad entrare nei luoghi chiusi”. Una volta riconsegnati anche i libri fanno la loro quarantena prima di tornare sugli scaffali: “Seguiamo le direttive ministeriali che impongono sette giorni di quarantena in contenitori appositi prima di poter essere nuovamente utilizzati”.