Il primo febbraio scorso i militari hanno arrestato Aung San Suu Kyi - leader della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), il partito che ha trionfato alle elezioni del novembre 2020 - preso il potere e annunciato un anno di stato di emergenza in Myanmar.
Il Coordinamento A.G.i Te. contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi ha deciso di organizzare per domani un presidio contro la dittatura militare in Birmania, dalle 11.30 alle 12.30, in piazza Palazzo di Città.
“Convinti – spiegano - che la libertà e la democrazia sono indivisibili, ed ogni attentato ai diritti umani in qualsiasi parte del mondo è un attentato contro tutti noi”.
“Unendoci alle numerose voci di protesta che si sono levate in tutto il mondo, Vogliamo manifestare la nostra solidarietà con il popolo birmano, che si sta mobilitando quotidianamente usando le forme di lotta nonviolente, per l’immediato ritorno alla democrazia, il riconoscimento dei risultati delle elezioni democratiche, il ripristino del parlamento democraticamente eletto, la liberazione di tutte le persone arrestate, a partire dal Presidente della Repubblica Win Myint, e dalla leader Aung San Suu Kyi ed il ripristino dello Stato di diritto” conclude il Coordinamento.