Igor Boni non si rassegna. L’ipotesi che la scelta del candidato sindaco del Pd possa arrivare tramite decisione politica e non tramite le primarie, come originariamente convenuto dal centrosinistra, turba il leader dei Radicali, in corsa per diventare candidato sindaco della coalizione.
“Voglio spronare il Pd ad assumere una decisione: sono due mesi che il tavolo di colazione non si riunisce. Chiediamo che lo faccia”, spiega Boni. Le primarie, come ribadito più volte, oltre allo strumento per la scelta del candidato sindaco centrosinistra, terrebbero unita una coalizione che altrimenti potrebbe perdere qualche pezzo.
“Il tavolo aveva deciso in modo unitario di utilizzare le primarie per selezionare il candidato sindaco di Torino. Vorremmo un incontro ufficiale per chiedere al Pd cos’ha deciso di fare.: ovviamente questo comporterà per noi scelte alternative, se le scelte del Pd saranno inaccettabili”, è la posizione ribadita da Boni.
Ecco perché, dalla sede Adelaide Aglietta, il leader dei Radicali lancia un messaggio al segretario provinciale, Mimmo Carretta: “Mi ascolti. Voglio presentare agli organi dirigenti del Pd la mia candidatura basata su tre parole d’ordine: connessa, umana e sostenibile”.
Se il Partito Democratico non dovesse ascoltare l’appello di Boni, il rischio è che la coalizione del centrosinistra possa perdere un pezzo: “Si convochi al più presto il tavolo di coalizione per capire se ci sono le condizioni per proseguire o meno”.