Cultura e spettacoli - 23 febbraio 2021, 09:15

Rileggere Gramsci dopo un anno di pandemia: la sfida per gli studenti tra arte e letteratura

Lanciata la terza edizione del bando HOME della Fondazione piemontese Istituto “A. Gramsci”. Nasce dall'esperienza dell'isolamento forzato, che i ragazzi dovranno rielaborare sulla scia delle lettere dell'intellettuale sardo

Antonio Gramsci

Antonio Gramsci

La Fondazione piemontese Istituto “Antonio Gramsci” ​all'interno di ​HOME, House of Memory & Engagement​, sviluppato per la didattica del Polo del ‘900​, riconferma​, dopo il successo delle precedenti edizioni, il concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie, delle accademie e degli istituti superiori di design, invitando a rileggere le opere dell’intellettuale sardo come stimolo e punto di contatto tra le molteplici espressioni artistiche.

Questa terza edizione “reloaded” riprende il percorso della terza interrotta a causa dell’emergenza sanitaria.

Rileggere Gramsci dopo il Covid-19 nasce quindi dall’esperienza vissuta durante l’isolamento forzato che nessuno di noi, soprattutto i giovani, avrebbe mai pensato di dover affrontare.

Rileggere le lettere dal carcere sarà un’occasione per esprimere in forma letteraria e artistica, quella sorta di resilienza rintracciabile nei dialoghi, nelle epistole e negli scritti che raccontano il disagio, la paura e l’ansia che la separazione dagli affetti e dai luoghi di appartenenza, hanno suscitato in Gramsci in qualità di uomo non più libero”, spiega Matteo D’Ambrosio, direttore della Fondazione. "Attraverso le sue parole, soprattutto le lettere, riceviamo una testimonianza della perdita della libertà, ma anche della capacità, di intellettuale, di costruirsi una cassetta degli attrezzi con cui continuare a osservare il mondo. Vorremmo quindi portare questi stessi strumenti ai ragazzi per riflettere sulla situazione che viviamo da un anno a questa parte".

Fra le novità del concorso, la possibilità di partecipare non solo con un’opera d’arte a tecnica mista, ma anche con un’opera letteraria, e la sinergia tra studenti di istituti scolastici diversi.

"Al centro del progetto c'è la capacità di resistere, come quella che mantenne Gramsci tutta la vita - spiega Simonetta Pavanello, curatrice e storica dell’arte. "Mi piacerebbe che i ragazzi lavorassero in positivo, sul tema della pandemia, esattamente come fece lui nei periodo di prigionia. Ogni volta che se ne parla, da un anno a questa parte, lo si fa sempre con un'accezione negativa, mentre ora vorremmo che, dai lavori, emergesse una chiave di lettura più ottimistica. Abbiamo anche individuato un percorso formativo che consenta di trasferire in immagini la parte narrativa, usando ad esempio il graphic journalism, che si presta molto bene a questo genere di contenuti". 

Per iscriversi c’è tempo fino al ​9 marzo​, inviando una mail a didattica@gramscitorino.it; la consegna degli elaborati è prevista dal 17 al 31 maggio

La prima classificata tra le opere d’arte sarà premiata con l’esposizione in uno dei luoghi gramsciani della città di Torino, mentre l'opera letteraria riceverà un codice ISBN per la pubblicazione. 

Manuela Marascio

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