Attualità - 01 marzo 2021, 10:55

Un aiuto per vaccinare anziani e persone fragili: il volontariato pronto a scendere in campo, "ma la Regione non risponde"

Nei giorni scorsi le associazioni di Auser, Anteas e Ada Ets hanno scritto agli assessorati di Icardi e Caucino per operare al fianco degli enti locali: "Pronti a metterci in gioco e fare la nostra parte"

Volontari abbracciati

Il mondo del volontariato piemontese è pronto a dare una mano nella campagna vaccinale

Una lettera spedita agli assessorati regionali guidati da Luigi Genesio Icardi (Sanità) e Chiara Caucino (welfare) per dare la propria disponibilità a scendere in campo. Ma - dopo quasi un mese - il messaggio è rimasto senza risposta.

A scriverla sono stati i rappresentanti piemontesi di Auser, Anteas e Ada Ets, le sigle che riuniscono tantissimi volontari in tutta la regione (circa 1500 persone) e che sono certe di poter giocare un ruolo importante in questa fase cruciale della campagna di vaccinazione: se da un lato infatti i contagi sembrano in risalita, dall'altro la svolta potrebbe arrivare proprio dall'immunizzazione degli anziani e delle fasce più deboli e fragili (persone sole, disabili o non autosufficienti).
Esattamente la tipologia di persone con cui queste realtà sono abituate a confrontarsi quotidianamente: ecco perché hanno voluto dire alla Regione di essere pronti a fare la propria parte. Insieme ai 192 automezzi che compongono la flotta per il trasporto delle persone e le 130 sedi distribuite sul territorio, provincia per provincia. Alle famiglie che ne hanno bisogno, i volontari garantiscono la spesa a domicilio, la consegna dei farmaci e molto altro ancora. Solo a gennaio, sono state 1400 le famiglie raggiunte da questi aiuti.

Una proposta senza risposta

La lettera è stata spedita il 5 febbraio, ma per ora non c'è stato riscontro da parte dei due assessorati coinvolti. “Siamo da subito nelle condizioni, pronti ed attrezzati per dare un deciso contributo per la campagna di vaccinazione che coinvolge, in particolare, la popolazione anziana e non autosufficiente, seguendo gli step che i servizi sanitari programmeranno - scrivono i presidenti delle associazioni Elio Lodi, Francesca Boschetto e Antonio Gaetani - e siamo disponibili nel mettere a disposizione nella campagna i nostri volontari, il parco mezzi e auto per gli accompagnamenti, il supporto alla mobilità per la vaccinazione, le nostre strutture ove presenti nella regione, come sedi per ‘accogliere’ medici e personale sanitario per la somministrazione dei vaccini”.

 

Al fianco delle associazioni dei pensionati

In questo modo - concludono le tre sigle - condividiamo le preoccupazioni, ma anche la nostra voglia di dare un concreto contributo sociale con le organizzazioni dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil in una situazione nella quale chi si occupa di volontariato ed azioni di prossimità deve mettersi in gioco e fare la propria parte”.

Massimiliano Sciullo

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