La consegna, avvenuta nel pomeriggio di oggi presso la stazione ferroviaria di Asti, degli ultimi due treni ‘pop’ del primo blocco di nove convogli (sui 32 totali previsti) che entreranno in servizio sulle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino ha assunto una particolare valenza, essendo avvenuta in una fase in cui i trasporti, come e forse più di altri settori, stanno attraversando un periodo particolarmente difficile.
L'AD DI TRENITALIA: "PRIMA FASE DI UN PERCORSO CHE SI SNODERA' FINO AL 2023"
“Questo risultato – ha affermato nel corso della presentazione l’ingegner Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia – è frutto di un lavoro iniziato anni fa, ma rappresenta solo l’inizio di una graduale trasformazione dei mezzi in servizio che proseguirà fino a tutto il 2023 e che comprenderà non solo nuovi treni ma anche migliorie sul fronte della soddisfazione dei nostri clienti e una ancor maggiore puntualità dei convogli in servizio”.
“Sviluppando questi nuovi treni – ha aggiunto l’AD di Trenitalia – abbiamo anche compiuto uno sforzo in ottica di trasporto sostenibile. Infatti il treno è stato realizzato al 97% con materiali riciclati e ingegnerizzato con l’obiettivo di ridurre di circa il 30% dei consumi”.
GABUSI: QUESTI TRENI PATRIMONIO DELLA COLLETTIVITA'
“Non posso negare che i rapporti con Trenitalia in questi mesi non sia stato complicato – ha invece spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi – ma abbiamo sempre trovato un interlocutore attento con il quale abbiamo messo in sicurezza il Servizio Ferroviario Metropolitano e ora vogliamo lavorare per dare la stessa solidità a tutta la rete di trasporto regionale”.
“Questi treni sono un patrimonio di tutta la popolazione piemontese e come tali devono essere tutelati”, ha concluso Gabusi ricordando l’imbrattamento, in altre aree della regione, di alcuni convogli in servizio da pochi giorni.
"In un momento complicato per il Piemonte e per l’Italia dal punto di vista sanitario possiamo dare una buona notizia per il trasporto pubblico locale con l’inizio della fornitura dei nuovi treni modello ‘pop’ da parte di Trenitalia per il servizio ferroviario metropolitano. Abbiamo iniziato a sostituire i treni più vecchi sull’SFM e ora vogliamo gettare le basi per dare le medesime prospettive al servizio regionale", ha aggiunto Gabusi.
"In questo anno contrassegnato dall’emergenza Covid, con tante difficoltà anche per il trasporto pubblico, non ci siamo fermati e, seppur districandoci tra un decreto e l’altro e affrontando le diverse criticità della pandemia, abbiamo comunque tenuto lo sguardo fisso sul futuro e abbiamo lavorato ogni giorno per migliorare il servizio pensando a quando l’emergenza sarà finita: i cittadini potranno contare su treni più sicuri e più confortevoli, con punti di attenzione all’intermodalità come dimostrano gli spazi a bordi riservati a bici e bici elettriche", ha concluso l'assessore regionale.
TRENI TECNOLOGICI, SICURI E... MADE IN PIEMONTE
I due treni presentato sono convogli mono piano (a differenza dei ‘rock’ che sono su due piani), interamente ‘made in Piemonte’ e sono composti da 4 carrozze con 4 motori di trazione. Possono raggiungere una velocità massima di 160Km/h, con una capienza di 530 persone e 300 posti a sedere. All’interno sono un concentrato di alta tecnologia – con illuminazione a led, climatizzazione e prese usb – ma si è guardato anche al fronte della sicurezza con ben 32 telecamere a circuito chiuso. Non mancano due postazioni destinate ai diversamente abili e sei posti per bici dotati di prese elettriche.
I convogli saranno utilizzati sulle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano del nodo di Torino, SFM 1 Rivarolo-Chieri, SFM 2 ChivassoPinerolo, SFM 3 Torino-Bardonecchia-Modane, SFM 4 Torino Stura - Alba, SFM 6 Torino Stura- Asti e SFM 7 Torino Stura-Fossano.