Politica - 18 marzo 2021, 20:42

Canalis-Gallo (Pd): "No alla distribuzione a pioggia dei Fondi Europei"

I consiglieri regionali dem: "Il Documento Strategico del Piemonte non può essere una sommatoria di micro progettualità localistiche"

Canalis-Gallo (Pd): "No alla distribuzione a pioggia dei Fondi Europei"

"Nella tappa torinese del Webinar “Piemonte cuore d’Europa”, che oggi ha coinvolto i soggetti economici, sociali ed istituzionali della Città Metropolitana di Torino, la Giunta Cirio ha dimostrato un’apprezzabile volontà di ascolto, che non deve però portare a trasformare un impegno importante come il Documento Strategico Unitario per la programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 in una raccolta disordinata di progettualità svuotacassetti", hanno sottolineato Monica Canalis (vice segretaria Pd Piemonte) e Raffaele Gallo (capogruppo Pd in Consiglio Regionale).

"Dall’Europa il Piemonte sta per ricevere una grande quantità di soldi: almeno 4 miliardi di euro di fondi strutturali 2021-27 (tra Fesr, Fse e Feasr) e una cifra ancora più alta di fondi del Next Generation Eu. Di fronte a questa grande iniezione di risorse, abbiamo la responsabilità di effettuare una programmazione responsabile e conforme alle indicazioni europee, senza cedere a tentazioni localistiche o di corto respiro".

"Quando il Dsu approderà in Consiglio Regionale, vigileremo che non sia disperso in mille rivoli poco incisivi, ma investa su grandi progetti prioritari che possano davvero rilanciare la nostra Regione, compensando il crollo degli investimenti con fondi regionali operato dalla Giunta Cirio e senza dimenticare che non c’è solo la programmazione europea: su quella sanitaria, ad esempio, il lavoro della Giunta Cirio ha fin qui lasciato molto a desiderare", aggiungono gli esponenti dem. "Il Piemonte ha bisogno di connessioni veloci, investimenti nel trasporto pubblico locale, risanamento degli edifici scolastici, contrasto al dissesto idrogeologico e gestione risorse idriche, alta velocità, piano asili nido, scuole 4.0, ricerca e relative infrastrutture, rigenerazione urbana e housing sociale, ospedali e ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, innovazione nel commercio, tanto per fare degli esempi".

"Senza una scala di priorità progettuali e senza una programmazione anche sulle risorse regionali, il tour di Cirio rischia di essere una mera operazione di marketing", concludono Gallo e Canalis.

comunicato stampa

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