Mercoledì 24 Marzo l’INRiM sciopera per la prima volta in 15 anni dalla sua fondazione.
L’INRiM è l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, costituito da un po' meno di 300 dipendenti tra ricercatori, tecnologi,borsisti, assegnisti e personale tecnico amministrativo, ed è uno degli enti di eccellenza nel panorama internazionale della ricerca.
Le ragioni che hanno condotto i Rappresentanti dei Lavoratori, e i delegati della FLC CGIL e della UIL RUA a prendere una decisione così pesante sono molteplici e da ricondurre a situazioni di disagio, provocate da decisioni incomprensibili della parte datoriale, come ad esempio il rifiuto di applicazione di norme contrattuali, inerenti alla flessibilità oraria, al diritto alla formazione e al diritto di informazione.
A questi vanno aggiunti atti di modifica unilaterale - e senza confronto tra le parti - di accordi sindacali stipulati nel corso degli anni. Come se non bastasse la Dirigenza non è stata capace di far approvare, in sede di Ministeri vigilanti, i contratti integrativi degli anni 2017 e 2018, già siglati da RSU e sindacati, aggiungendo così altri motivi di, alessere nel personale dell’Ente.
Se, come recita il CCNL, uno dei ruoli chiave della dirigenza è quella di prevenire motivi di conflitto con dipendenti e organizzazioni sindacali, evidentemente la strada che si sta percorrendo non è quella giusta.