Sanità - 30 marzo 2021, 18:20

Over 70, primi vaccini negli studi dei medici di base: “L’ho fatto per riabbracciare la mia nipotina” (VIDEO e FOTO)

Fondamentale il supporto delle farmacie, con un sistema rodato che garantisce la conservazione delle dosi. I primi vaccinati: “Siamo felici, lo devono fare più persone possibili”

Over 70, primi vaccini negli studi dei medici di base: “L’ho fatto per riabbracciare la mia nipotina” (VIDEO e FOTO)

Un sorriso sul viso della signora Laura, occhi lucidi e commozione per il signor Narciso. Sono queste le emozioni che hanno accompagnato le prime vaccinazioni di over 70 negli studi di medici di base a Torino.

Vaccinazione entra nel vivo, dopo la 'falsa partenza' di ieri

Dopo la “falsa partenza” di ieri, la fase che prevede la vaccinazione con AstraZeneca dei piemontesi d’età compresa tra 70 e 79 anni è entrata nel vivo e l’ha fatto grazie alla sinergia tra farmacie del territorio e medici di medicina generale.

Nello studio del dottor Giovanni Boella, la prima vaccinata è stata Laura Megliori: “L’ho fatto per riabbracciare la mia nipotina, per avere un po’ di vita sociale: è stato un anno durissimo. Voglio abbracciarla, fare un pranzo con i miei figli. Siamo stati attentissimi, ma dopo un anno…”.

"A chi è incerto dico: bisogna farlo"

Contento anche Narciso Venuto, secondo vaccinato a Torino in uno studio di medici di base: “Sono felice”. E poi aggiunge: “A chi è incerto dico di farlo, bisogna farlo” afferma con le lacrime agli occhi, commosso.

I vaccini AstraZeneca sono stati somministrati negli studi sparsi per il territorio, come quello del dottor Boella, in via Madama Cristina: “Gli obiettivi sono quelli di vaccinare la popolazione che ha dato la preadesione sul sito il piemontetivaccina. Tra i miei assistiti ho riscontrato una buona adesione, abbiamo 90 pazienti che hanno già detto di volerlo fare: siamo in tre medici, pertanto abbiamo 270 torinesi da vaccinare”.

“Noi cominciamo oggi, vogliamo arrivare a 175 vaccinazioni alla settimana: se ogni medico di famiglia riuscisse a farne 8 al giorno, considerati i 3.000 medici di base, avremmo 24.000 vaccinazioni al giorno in più” è l’appello del dottore ai colleghi che ancora non hanno aderito all’iniziativa.



"Fondamentale non sprecare le dosi"

Fondamentale per garantire che le vaccinazioni vengano effettuate, la collaborazione delle farmacie piemontesi: “Siamo attivi nella distribuzione dei vaccini ai medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna vaccinale” spiega Paolo Borgarelli, farmacista. La trafila è la solita seguita per i vaccini antinfluenzali, collaudata ed efficace: “Il medico sceglie la farmacia a cui prenotare i vaccini, la farmacia tramite la piattaforma lo richiede al grossista di riferimento e una volta che l’abbiamo qui chiamiamo il medico che ce l’ha ordinato il quale viene qui a ritirarlo”.

Tutte le farmacie del Piemonte hanno aderito a questo sistema di distribuzione, che permette di non sprecare dosi: funziona bene” conclude il farmacista, prima di consegnare la fiala con 10 vaccini al medico di base. Il Piemonte prova così ad accelerare nella campagna vaccinale.

Andrea Parisotto

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