Legalizzare la cannabis, per rendere più sicure le città italiane. Anche Torino partecipa al manifesto per le città antiproibizioniste lanciato dai Radicali Italiani: a firmarlo il candidato alle primarie del centrosinistra torinese, Igor Boni.
“Con questo manifesto vogliamo mettere il dito nella piaga: quando si parla di insicurezza e di percezione del degrado, si parla molto spesso di aree periferiche dove c’è spaccio e criminalità. Perché ci sono? Perché una legge proibizionista sulla droga e in particolare sulla cannabis, dà ad una sostanza che avrebbe poco valore un valore immenso”, racconta Boni.
Da qui la richiesta di stipulare un’alleanza tra città italiane, soprattutto tra quelle che vanno al voto, per legalizzare la cannabis, seguendo quello che sta progressivamente accadendo in altri paesi del mondo: “Sarebbe il primo provvedimento per la sicurezza delle nostre città. Legalizzare la cannabis riduce lo spaccio, toglie soldi alla criminalità organizzata, crea una nuova filiera economica e posti di lavoro”, spiega il leader dei Radicali.
Il candidato alle primarie del centrosinistra rilancia poi il tema della Città Metropolitana, intesa come vera area da cui ripartire per il rilancio di Torino e di tutta la provincia: “Come Radicali, portiamo avanti questo tema da oltre un decennio. Richiediamo una pianificazione di area vasta: non si può guardare solo più dentro i confini della Città di Torino, ma dobbiamo ragionare da area metropolitana”. “Ci sono 35/40 comuni coinvolti: parlando di ambiente, trasporti, turismo, cultura e politica del lavoro, è impossibile ragionare come tante chiese ognuna staccata dalle altre. Bisogna ragionare insieme”, conclude Boni.