Economia e lavoro - 01 aprile 2021, 07:30

"Aprire gli alberghi e consentire viaggi tra le regioni alle persone con tampone negativo per salvare il turismo piemontese"

L'appello di Alberto Colomb, coordinatore delle Valli Olimpiche per Forza Italia: "Mi affido alla saggezza del Presidente Draghi per evitare la fuga degli italiani all'estero". Concetto ribadito anche da Unsic: "Questo è autolesionismo puro"

Montagne olimpiche, Alberto Colomb, Domenico Mamone

"Aprire gli alberghi e consentire viaggi tra le regioni alle persone con tampone negativo per salvare il comparto turistico"

Il divieto degli spostamenti tra regioni e la zona rossa che caratterizzeranno la Pasqua, abbinato ai viaggi all'estero consentiti, hanno scatenato la sollevato la delusione di Federalberghi ("non capiamo - ha detto il presidente Bernabò Bocca - come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia"), sentimento condiviso dal coordinatore delle Valli Olimpiche per Forza Italia Alberto Colomb.

"Evitare la fuga degli italiani all'estero"

''Da oltre un anno gli albergatori, come tutto il settore dell'accomodation e il mercato immobiliare, sono in forte sofferenza a causa dell'emergenza dovuta alla pandemia. In montagna si è persa tutta la stagione invernale, dunque siamo in presenza di una crisi nera''. L'esponente di FI evidenzia l'assenza di logica della norma che consente gli spostamenti per viaggi e vacanze all'estero ma li vieta nei confini italiani. ''Mi auguro che con il prossimo Decreto legge il presidente del Consiglio Mario Draghi sani questo problema andando nella direzione auspicata e non consentendo i viaggi all'estero poichè c'e' il grande rischio che gli italiani vadano in vacanza oltre confine, penalizzando così il turismo e il Made in Italy che solo per il comparto montano vale complessivamente 9 miliardi di euro''.

Colomb sottolinea di "confidare nel buon senso del presidente Draghi, la persona giusta al momento giusto nel posto giusto per invertire la rotta rispetto al recente passato, come ha già dimostrato con il Decreto Sostegni". Per l'esponente di Forza Italia "bisogna sostenere l'economia nazionale già fortemente in crisi, ma evitare anche il rischio che si contragga il virus all'estero e lo si porti di ritorno in Italia alla fine delle vacanze. Occorre consentire di raggiungere in piena sicurezza le seconde case e gli alberghi nelle località turistiche italiane di mare e di montagna per chi ha avuto un tampone negativo''.

Unsic: "Trionfo dell'autolesionismo"

Qui non c’è scontro tra rigore e aperture, ma solo il trionfo dell’autolesionismo”. È drastico Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, che sta raccogliendo le proteste degli imprenditori del settore turistico associati al sindacato datoriale, costretti di fatto a tenere “sigillate” le proprie strutture turistiche, mentre agli italiani più fortunati è permesso di recarsi all’estero, alimentando realtà a noi concorrenti. Perché il Tirolo sì e Sestriere o Prato Nevoso no?

Oltre al danno, la beffa – continua Mamone - Mentre il settore turistico in Italia continua a leccarsi le ferite - il comparto hospitality ha perso 13,5 miliardi di euro nel 2020, con 156 milioni di presenze straniere in meno e 66mila posti di lavoro scomparsi, e quello dei viaggi d’affari 7,6 miliardi, secondo i dati di Federalberghi e del Politecnico di Milano – si sostengono le realtà a noi concorrenti, ad esempio in Spagna, Grecia e Croazia, con i soldi degli italiani”.

"A rischio la salute pubblica"

Il presidente dell’Unsic reputa la decisione, oltre che incomprensibile sul piano economico, illogica anche su quello della salute pubblica. "Se è giusto mantenere prudenza e intransigenza a causa delle 30mila persone ricoverate per Covid, delle 3.700 in terapia intensiva e dei tanti decessi registrati anche ieri, che senso ha favorire spostamenti a pochi privilegiati che scelgono di spendere i soldi all’estero? Non converrebbe, invece, prepararsi in tempo alla nostra stagione estiva, cercando di far spendere quei soldi in Italia con il massimo della soddisfazione e sicurezza?".

Massimo De Marzi

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